Natività asiatiche
| URBINO - Presepi indiani e indocinesi in mostra ad Urbino
Indiani asiatici e indocinesi protagonisti del presepe. Sono soltanto due delle oltre 200 Natività in mostra in questi giorni ad Urbino per l’iniziativa denominata “Le vie dei presepi”.
Le statue, alte circa 30 centimetri, sono esposti all’interno del complesso monumentale di San Francesco, uno dei luoghi in cui è possibile ammirare le Natività provenienti da tutto il mondo.
Nella classica scena sono presenti, oltre a San Giuseppe, la Madonna e il Bambinello, i Re Magi.
Ù
Nel presepe indiano, altra singolare caratteristica, oltre agli abiti, i lineamenti del viso e i paramenti tipici di quelle popolazioni, è la posizione di Gesù. Il Bambinello non è collocato nella classica mangiatoia, ma bensì nella “sacca” posta nella schiena di Maria.
Tra i tanti, diversi e unici presepi, in mostra anche quelli realizzati dalle scuole di Urbino e del territorio limitrofe.
Tra tutti, però, spiccherà il presepe allestito in Cattedrale realizzato in materiale plastico, alto 4 metri, sviluppato in più piani, con la rappresentazione scenografica di un Urbino re-interpretata dall’artista Luciano Biagiotti.
Questi sono solo alcuni delle tante opere d’arte in esposizione, fino al prossimo 8 gennaio 2006, negli angoli più suggestivi del centro storico di Urbino per volere di Pro Urbino e Confcommercio, sostenuta da Comune, Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, Banca delle Marche, Provincia di Pesaro e Urbino, Comunità Montana Alto e Medio Metauro, Urbino Arte, Banca di Credito Cooperativo e sponsor privati.
“Le Natività realizzate artigianalmente da diversi artisti con i più disparati materiali come pietra, cartapesta, stoffa, ceramica, sughero –sottolinea Silvia Gelardi, presidente Pro Urbino- i Presepi, da quelli più rappresentativi provenienti dalle capitali indiscusse di quest’arte (la Puglia e la Campania con in testa Napoli), danno vita ad un originale percorso espositivo. Partendo dall’Oratorio di San Giuseppe, dove si trova il capolavoro in stucco a grandezza naturale che l’urbinate Federico Brandani ha realizzato verso la metà del ‘500, l’itinerario porterà i curiosi nelle principali vie del centro storico, in angoli suggestivi e inconsueti fino alla periferia urbinate.”
Le statue, alte circa 30 centimetri, sono esposti all’interno del complesso monumentale di San Francesco, uno dei luoghi in cui è possibile ammirare le Natività provenienti da tutto il mondo.
Nella classica scena sono presenti, oltre a San Giuseppe, la Madonna e il Bambinello, i Re Magi.
Ù
Nel presepe indiano, altra singolare caratteristica, oltre agli abiti, i lineamenti del viso e i paramenti tipici di quelle popolazioni, è la posizione di Gesù. Il Bambinello non è collocato nella classica mangiatoia, ma bensì nella “sacca” posta nella schiena di Maria.
Tra i tanti, diversi e unici presepi, in mostra anche quelli realizzati dalle scuole di Urbino e del territorio limitrofe.
Tra tutti, però, spiccherà il presepe allestito in Cattedrale realizzato in materiale plastico, alto 4 metri, sviluppato in più piani, con la rappresentazione scenografica di un Urbino re-interpretata dall’artista Luciano Biagiotti.
Questi sono solo alcuni delle tante opere d’arte in esposizione, fino al prossimo 8 gennaio 2006, negli angoli più suggestivi del centro storico di Urbino per volere di Pro Urbino e Confcommercio, sostenuta da Comune, Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, Banca delle Marche, Provincia di Pesaro e Urbino, Comunità Montana Alto e Medio Metauro, Urbino Arte, Banca di Credito Cooperativo e sponsor privati.
“Le Natività realizzate artigianalmente da diversi artisti con i più disparati materiali come pietra, cartapesta, stoffa, ceramica, sughero –sottolinea Silvia Gelardi, presidente Pro Urbino- i Presepi, da quelli più rappresentativi provenienti dalle capitali indiscusse di quest’arte (la Puglia e la Campania con in testa Napoli), danno vita ad un originale percorso espositivo. Partendo dall’Oratorio di San Giuseppe, dove si trova il capolavoro in stucco a grandezza naturale che l’urbinate Federico Brandani ha realizzato verso la metà del ‘500, l’itinerario porterà i curiosi nelle principali vie del centro storico, in angoli suggestivi e inconsueti fino alla periferia urbinate.”
|
21/12/2005
Altri articoli di...
Fuori provincia
14/11/2022
Terremoto: subito prevenzione civile e transizione digitale (segue)
Terremoto: subito prevenzione civile e transizione digitale (segue)
14/11/2022
Il presidente di Bros Manifatture riceve il premio alla carriera "Hall of Fame/Founders Award" (segue)
Il presidente di Bros Manifatture riceve il premio alla carriera "Hall of Fame/Founders Award" (segue)
02/11/2022
Glocal 2022: dove i giovani diventano protagonisti del giornalismo (segue)
Glocal 2022: dove i giovani diventano protagonisti del giornalismo (segue)
02/11/2022
Sisma 2016: approvati 15 mila contributi per 4.8 miliardi (segue)
Sisma 2016: approvati 15 mila contributi per 4.8 miliardi (segue)
27/10/2022
A Cartoceto, nelle ‘fosse dell’abbondanza’ per il rituale d’autunno della sfossatura (segue)
A Cartoceto, nelle ‘fosse dell’abbondanza’ per il rituale d’autunno della sfossatura (segue)
27/10/2022
Il Comune pulisce i fossi Rio Petronilla e via Galilei (segue)
Il Comune pulisce i fossi Rio Petronilla e via Galilei (segue)
27/10/2022
TEDxFermo sorprende a FermHamente (segue)
TEDxFermo sorprende a FermHamente (segue)
23/10/2022
A RisorgiMarche il Premio "Cultura in Verde" (segue)
A RisorgiMarche il Premio "Cultura in Verde" (segue)
ilq
Le strade musicali dell'Ebraismo nel compendio cinematografico di David Krakauer
David Krakauer
"The Big Picture"
Quando il giornalismo diventa ClickBaiting
Quanto è sottile la linea che divide informazione e disinformazione?
Kevin Gjergji