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L’Esecutivo ha condiviso la proposta dell’assessore all’Ambiente Claudio Sesto Travanti

Ascoli Piceno | Già nei mesi scorsi l’assessore aveva messo a punto un articolato programma ed una campagna di informazione e sensibilizzazione rivolta ai cittadini al fine di limitare la presenza dei piccioni in città

 
Nel corso della riunione della Giunta comunale della scorsa settimana, l’Esecutivo ha condiviso la proposta dell’assessore all’Ambiente, Claudio Sesto Travanti, di intervenire sulle strutture di proprietà comunale oggetto di riqualificazione, per la chiusura dei siti di nidificazione dei piccioni.
 
Già nei mesi scorsi, l’assessore Travanti aveva messo a punto un articolato programma ed una campagna di informazione e sensibilizzazione rivolta ai cittadini perché collaborino con l'Amministrazione Comunale al fine di limitare la presenza dei piccioni in città.
 
Il progetto prevede una sorta di censimento per stimare la consistenza numerica e la densità dei piccioni, il numero dei siti di nidificazione, l’individuazione dei posatoi e dei dormitoi principali, i siti di alimentazione e le aree dove il problema piccioni è maggiormente sentito dai cittadini.
 
Una volta acquisite queste informazioni necessarie per una valutazione complessiva del problema, il programma si articolerà in tre fasi operative.
 
La prima fase consisterà nella chiusura dei siti di nidificazione sulle strutture che offrono ai piccioni riparo e condizioni per la nidificazione, chiudendo le cavità e gli accessi ai sottotetti (questa parte interesserà in modo particolare gli edifici più datati.
 
In una città con un centro storico ricco di palazzi antichi come quello di Ascoli, sono tantissimi i rifugi in cui i piccioni possono trovare riparo e fare il nido per deporre le uova).
 
Questa prima fase è stata affrontata dalla Giunta Comunale la settimana scorsa e si è deciso che negli edifici di proprietà comunale, oggetto di ristrutturazione, al termine dei lavori e prima di togliere le relative impalcature, verranno posizionati dissuasori e reti copribuchi, ciò consentirà anche di porre fine a situazioni di precarietà dal punto di vista igienico-sanitario (ad esempio nel Chiostro di San Francesco con il sottostante Mercato della verdura).
 
Il Sindaco poi valuterà la possibilità di emettere una specifica ordinanza o regolamento che imponga ai proprietari degli immobili di fare altrettanto sugli edifici di loro proprietà, chiudendo tutti gli accessi, installando opportuni sistemi di dissuasione per evitare così che i piccioni vi si posino.

17/01/2006





        
  



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