Paolo Forlì, come annunciato tempo fa dal suo partito il Nuovo Psi, si candida a Sindaco. Per farlo stringe un patto di allenaza politica, anche a livello nazionale, con la Democrazia Cristiana. Logo e slogan in fase di attuazione. “L'esperienza del nostro candidato – sottolineava il Segretario Regionale Zaffiri – non si discute visto i suoi trascorsi di Presidente del Consiglio Comunale, quelli di Consigliere, la sua forte aderenza al tessuto locale e la sua attività di imprenditore”.

Dove si pone il nuovo soggetto politico ? “Con il cuore a sinistra e lo sguardo a destra” era la risposta. Ciò vuol dire che si andranno alla ricerca di una vasta intesa dando priorità alle forze tradizionali della Cdl e a tutto quello “sciame politico” che le ruota intorno. Dal Partito Repubblicano, ai Liberali, alla Lista Martinelli, Psdi, e così via. A proposito della Lista Martinelli tuttavia Paolo Forlì non riesce a spiegarsi come mai una parte della Cdl insiste a voler sostenere la candidatura ad una nuova rielezione dell'ex Sindaco giudicata ormai obsoleta.

“Il CentroDestra accusa un forte ritardo su tutto. Candidati, alleanze e programmi. Noi prioritiamo una coalizione unitaria ma non staremo certo ad aspettare gli eventi. Se le cose non cambieranno in breve tempo decideremo di correre da soli”, asseriva convinto il candidato. A avvallorare l'intento erano presenti il Segretario Regionale del Nuovo Psi Sandro Zaffiri, quello Provinciale della Democrazia Cristiana Raffaele Tassotti, quindi Angelo Ercole fresca new entry nel partito di Forlì dopo l'esperienza in Azione Indipendente.

Per la Camera scenderà in lizza il candidato della DC Giuseppe Villa. Mentre le Amministrative per la nuova realtà politica si tingeranno decisamente di rosa per la presenza in prima lista di una rappresentante del gentil sesso alla quale faranno seguito molte altre. Una tra queste la graziosa Sig/ina GuendalinpaolPa Taffoni. Un riconoscimento speciale Forlì lo riserva al partito di An che a San Benedetto ha saputo con lodevole tenacia e senso politico risolvere con efficacia e senza traumi le sue divergenze interne per poi presentarsi come partito compatto, unito ed efficace.