La scorsa volta ci si trovò per parlare di trasporti e infrastrutture.

Stavolta si discute di cultura.

Da una parte le istituzioni: come sempre sono stati invitati alcuni sindaci del territorio, imprenditori e presidenti di enti; dall’altra, presenzieranno alcuni personaggi che operano nella Quinta provincia marchigiana e propongono, o svolgono direttamente, un’attività culturale.

Facciamo qualche nome: Vittorio Scialé, medico, ha scritto di recente un ottimo libro giallo: “Le tre carte”; Marcello Vallorani è quel primo cittadino di M. Rinaldo, che darebbe tutto per poter impiegare al meglio il “suo” tempio ellenistico; Silvio Catalini, musicista, ha composto un’opera di altissimo livello che gira in tutta Italia; Agostini Scaloni è un poeta dialettale vero, dove “dialetto” sta per lingua, possente ed espressiva; Serena Frollà ha scritto una tesi di laurea sul dialetto; Lando Siliquini, prima di essere sindaco di Montefortino, è un esperto di storia, specie della Sibilla; Walter Scotucci, oltreché responsabile dell’Archeoclub, è uno dei maggiori studiosi del pittore Pagani; Adolfo Leoni, direttore di Medi@ Comunicazioni, ha partecipato con quattro racconti al recente libro “L’Incontro”, 40 ne aveva già pubblicati nel volume “Il Fermano, tra storie e leggende”; Gianluca Frinchillucci, direttore del Museo Polare Zavatti, è un esploratore, tornato di recente dall’Etiopia dopo una serie di viaggi in tutt’altra latitudine del mondo: tra gli Inuit del Polo Nord; Francesco Prioglio è il presidente della Fondazione San Giacomo della Marca che ha varato la Scuola di tradizione; Mons. Germano Liberati è il responsabile del grandioso Museo diocesano di Fermo e direttore dei beni culturali dell’arcidiocesi. Una vetrina interessante, radunata dall’Ascom e dal suo presidente Cesare Rossi nel ristorante dell’avio superficie di Piane di Montegiorgio.