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Convegno ad Ascoli Piceno ” Percorsi e strategie per un nuovo diritto allo Studio universitario”

Ascoli Piceno | Ugo Ascoli: “Diritto allo studio e’ diritto di cittadinanza”


“Creare i presupposti per riportare il diritto allo studio universitario tra i diritti di cittadinanza, pienamente garantito a livello nazionale.” E’ quanto ha sostenuto l’assessore regionale all’Istruzione e Diritto allo studio , Ugo Ascoli al convegno internazionale “Percorsi e strategie per un nuovo diritto allo studio universitario” che si è tenuto oggi ad Ascoli Piceno –Palazzo dei Capitani, organizzato e promosso dall’Associazione Nazionale Diritto allo Studio Universitario (ANDISU) e dall’ERSU dell’Università di Camerino.

Uno dei temi centrali affrontati dal convegno era quello di trovare le soluzioni per ridefinire le competenze di Stato e Regioni, dopo la modifica del Titolo V della Costituzione, al fine di formulare e modulare i livelli essenziali di prestazioni anche nel campo del diritto allo studio universitario, così come accade nelle politiche sociali e sanitarie. Le difficoltà stanno soprattutto nella esclusività della competenza dello Stato per quanto riguarda i livelli essenziali di prestazioni in una materia – il diritto allo studio universitario- di esclusiva competenza regionale.

“Se, come è vero, il diritto allo studio universitario è un diritto pieno ed esercitabile – ha precisato l’assessore Ascoli - e non un enunciazione di principi, non è più pensabile che l’assegnazione della Borsa di Studio escluda una rilevante parte di studenti, come accade ora, da un beneficio che sulla base del Titolo V è un livello essenziale del diritto allo studio universitario. Occorrerà invece trovare meccanismi che mettano tutti in pari condizioni di avere sostegni allo studio, naturalmente con parametri di equità sociale e abbassando i limiti di accesso.” “Le Regioni – ha ricordato l’assessore- devono programmare l’offerta di servizi sul territorio attraverso gli ERSU e quindi concorrono già alle prestazioni dei servizi.

Una precisa definizione delle competenze tra Stato e Regioni implica allora la costituzione di un Fondo statale, non più integrativo, anche per alimentare il meccanismo di cofinanziamento. Si tratta di fare uno sforzo comune per aumentare la quota di risorse in campo e assicurare quindi un diritto uniformemente tutelato in tutto il territorio nazionale, secondo criteri standardizzati e con priorità da parte del MIUR nel ripartire fondi alle Università per il diritto allo studio. “ L’assessore Ugo Ascoli ha concluso evidenziando il ruolo degli ERSU che dovrebbe essere inquadrato tra le politiche di welfare come nodi di una rete di collegamento tra istruzione e lavoro, “senza snaturarne le funzioni, ma omogeneizzando servizi e costi.”

Il convegno, che si è protratto per tutta la giornata, ha visto anche il confronto con analoghe associazioni per il diritto allo studio universitario di Germania e Francia. (ad’e)

Qualche dato sulla situazione dello studio universitario nelle Marche :

Le Marche contano oltre 62 mila studenti iscritti nei quattro Atenei, di cui 11 mila iscritti nell’anno accademico 2004/2005. 4168 studenti godono dei benefici della Borsa di Studio su 4595 idonei. Le borse di studio prevedono 4203 euro per gli studenti fuori sede, 2317 euro per i pendolari, 1584 euro per gli studenti in sede, stessa somma anche per gli studenti in teledidattica. Le Marche hanno speso nel 2004/2005 12 milioni e 970 mila euro per le borse di studio. Su 8.291 domande di alloggi ERSU, ne sono stati assegnati 3364 ( Ancona 480; Camerino 1068; Macerata 404 ; Urbino 1412) i posti i letto disponibili sono 3.103 di cui 480 ad Ancona, 759 a Camerino, 452 a Macerata, 1412 a Urbino.

I pasti erogati dagli ERSU marchigiani: gratuiti, 315.182- a tariffa ridotta 676.633, su un totale di 1 milione e 75 mila pasti consumati anche da utenza differente da quella studentesca.

21/01/2006





        
  



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