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Inaugurata la mostra “Dalle ceneri di Sobibor”

Ascoli Piceno | Gobbi: “Con la creazione prossima del Polo di cultura scientifica-tecnologica, la memoria del ‘900 sarà recuperata con partecipazione attiva degli studenti”

di Anna Laura Biagini


Inaugurata questa mattina alle 10.30, presso le stanze della Cartiera Papale, la mostra Dalle ceneri di Sobibor, un percorso foto-documentario sulla storia del meno noto campo di sterminio nazista in Polonia, ricostruita grazie alle memorie di uno dei 6 sopravvissuti, Tomas Toivi Blatt. La mostra itinerante, che è partita dal Museo of the Former Nazi Extermination Camp di Sobibor, resterà ad Ascoli fino al 4 febbraio e sarà visitabile tutti i giorni dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.

Il progetto è stato realizzato grazie all’Istituto Provinciale per la Storia contemporanea, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della Provincia, la Presidenza della Giunta della Regione Marche e l’Istituto di Cultura Polacco di Roma. Il principale curatore è stato Marek Bem, direttore del museo polacco su Sobibor. L’allestimento prevede una parte dedicata alla vita negli Shtetl (villaggi ebraici), con riferimenti alla famiglia di Blatt, in un crescendo che ci porta al cuore della persecuzione nazista. Poi la cattura, la deportazione, la prigionia e lo sterminio. Un climax suggestivo, che trova il suo apice nel ricordo dell’insurrezione dei prigionieri, il 14 ottobre 1943, quando fuggirono in 150, ma sopravvissero solo in 6.

“Pochi i ricordi di Sobibor, perché pochi si salvarono”, spiega Marek Bem, “ma anche perché dopo 2 anni di piena attività venne raso al suolo, edifici demoliti, terreno livellato e al suo posto fu piantata una foresta”. Venti anni dopo circa la verità venne fuori, e cercando, si trovarono le ceneri di tutti i prigionieri sterminati a Sobibor. Dal 1993 una tomba le contiene e in quel bosco, sono sorti un monumento ed un piccolo museo. Il Friends of Sobibor Remembers, è stato fondato con lo scopo “di onorare la memoria delle vittime e diffondere nel mondo la storia del campo, anche attraverso il recupero della cultura ebraica”, aggiunge la sig.a Joanna Szwajcowska, rappresentante dell’Istituto Polacco di Roma, “La Polonia ha ospitato i campi di sterminio, ora ha la responsabilità di custodire il ricordo di ciò che successe”.

L’appello è stato raccolto dal Presidente dell’Istituto di Storia Contemporanea Costantino Di Sante, insieme alla direttrice Paola Alviti, che portando ad Ascoli la mostra hanno colmato un vuoto storico. “Anche le istituzione come il Miur”, sottolinea Marucci, Vice dell’Istituto, “hanno istituito un ufficio permanente per la memoria della Shoa, segno che c’è grande interesse a perpetuare questa parte di storia del ‘900”. “E la scuola ha aderito prontamente, fino alla chiusura ci sono visite prenotate tutti i giorni”, rassicura la sig. Alviti.

D’altra parte il progetto Documentare il ‘900, ha proprio questo scopo, “eliminare i filtri emotivi con cui questo secolo ci è stato raccontato”, chiarisce l’Assessore alla Cultura Olimpia Gobbi, “e mettere il giusto distacco per pensare con il cervello e non più con la pancia. Solo così potremo capire senza farci strumentalizzare, superando le dinamiche demagogiche”. Il Polo di cultura scientifica-tecnologica progettato per il 2006, fa parte di quest’idea, rendere gli studenti protagonisti della ricostruzione del sapere, “un luogo dove non si verrà a vedere, ma a produrre”, specifica l’Assessore, che dà anche un importante monito ai ragazzi presenti all’inaugurazione (provenienti da alcuni istituti di San Benedetto): “il senso critico può venire solo dallo studio, solo così il futuro sarà nelle nostre mani”.

Pronte anche le Stanze della Memoria, luoghi sparsi per la provincia dove tener vivo il ricordo dei partigiani e della Resistenza nelle Marche. Concluderei proprio con le parole del Presidente Provinciale Anpi (Associazione Nazionale Partigiani Italiani), Tito Alessandrini: “Tra non molti anni si spegneranno le voci delle vittime e dei resistenti. Teniamo vivo il loro ricordo. La memoria è una forza storica che può migliorare il futuro del mondo”.

21/01/2006





        
  



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