Tra le novità attuate dall'Amministrazione Provinciale "Rossi" vi è stata l'introduzione del controllo dell'inquinamento ascolano attraverso l'utilizzo delle api.

A molti sembrerà strano ma nel Consiglio Provinciale del 28/09/04 è stata approvata una delibera che prevedeva l'utilizzo delle api bottinatrici per conoscere lo stato di salute del territorio di Ascoli Piceno.

Si intendeva conoscere l'entità dell'emissione di Idrocarburi Policiclici Aromatici (ipa) nell'ambiente cittadino attraverso l'analisi del miele giovane e delle stesse api bottinatrici che si sono dimostrate sensibili, a dire dell'Amministrazione, al rilevamento di questo contaminante.

E' opportuno ricordare che nessun dato sull'inquinamento delle altre realtà territoriali (l'Amministrazione sottolineava come altri enti decentrati avessero utilizzato tale sperimentazione) è stato pubblicizzato.

Per la modica cifra di 34.560 euro (circa 70.000 milioni del vecchio conio) stanziata all' Istituto di Apicoltura in stretta collaborazione dell'Università di Bologna si fornivano alla Provincia alveari completi di api da inserire nel comprensori con prelievo mensile ed analisi chimiche complete.

Ma a distanza di un anno e mezzo ci domandiamo quali risultati abbia prodotto questa sperimentazione bolognese, nessun dato è stato pubblicizzato...

ma che fine avranno fatto le laboriose api "rosse"?

quali risultati avranno elaborato o sono finite anch'esse nel dimenticatoio dei buoni propositi?

Quantomeno gli amministratori ci dicano quanto miele hanno prodotto, almeno vendendolo potremo cercare di recuperare qualche soldo di quei 35.000 euro stanziati .

* Consigliere Provinciale Alleanza Nazionale