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Standard&Poor’s conferma alla regione Marche il rating positivo di affidabilita’ finanziaria

| ANCONA - Spacca: “Autorevole riconoscimento dell’affidabilità della Regione”


Standard & Poor’s ha confermato ufficialmente, nei giorni scorsi, il rating positivo
“AA-“ della Regione Marche, quale controparte finanziaria a lungo termine.
“È un riconoscimento significativo e autorevole dell’affidabilità finanziaria della Regione”, ha commentato il presidente Gian Mario Spacca.

“Si conferma - prosegue Spacca - la qualità del processo di miglioramento dei conti pubblici regionali, che si realizza nel rispetto degli impegni a favore della crescita sociale, economica e territoriale della comunità marchigiana. È anche un segnale di fiducia importante per affrontare uno scenario complesso e difficile, caratterizzato dalla riduzione certa delle risorse finanziarie di origine statale ed europea”.
Segnali positivi emergono sul fronte degli investimenti, dell’indebitamento e del rigore nel controllo della spesa. Il giudizio, come si legge nel comunicato ufficiale di Standard & Poor’s, è stato espresso dall’Agenzia internazionale “sulla base del moderato livello di indebitamento, della flessibilità degli investimenti e del miglioramento dei conti sanitari. Il debito residuo della Regione Marche risulta essere moderato in una comparazione internazionale”.

Secondo Standard & Poor’s l’aggiustamento in corso dei programmi di investimenti regionali, alla luce della diminuzione dei contributi statali ed europei, dovrebbe generare moderati fabbisogni di finanziamento, consentendo alla Regione di limitare il saldo netto da finanziare e moderare l’indebitamento.

La sanità, costituendo l’82% delle spese complessive 2005, rimane il principale fattore di pressione del bilancio regionale. L’Agenzia di rating certifica, pur in un quadro di flessibilità fiscale molto limitata, lo snellimento dei costi nel settore sanitario. “Gli sforzi, già compiuti in termini di controllo dei costi - scrive Standard & Poor’s - hanno determinato, a partire dal 2001, una graduale riduzione del disavanzo sanitario che è previsto rimanere, prima della copertura, all’1,8% delle entrate correnti nei prossimi due anni”.

L’Agenzia evidenzia prospettive negative che riflettono quelle della Repubblica Italiana che, a loro volta, sono influenzate dal deterioramento della situazione dei conti pubblici nazionali, in un contesto di bassa crescita economica e di indebolimento dei vincoli imposti dal Patto di stabilità.

Le valutazioni di Standard & Poor’s risultano ancora più significative, perché proprio oggi la stessa Agenzia rende noto il suo ultimo bollettino ufficiale sulla Finanziaria 2006, sottolineando che l’aumento limitato delle risorse per la sanità, deciso con l’ultima Finanziaria, potrebbe costringere le Regioni ad attivare la leva tributaria per contenere i loro disavanzi sanitari.

24/01/2006





        
  



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