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"Scienza e vita" porta avanti la cultura del rispetto, al diritto alla nascita

Ascoli Piceno | Rispettare la vita e fare informazione. Il dott. Fermani: “l’aborto non è un anticoncezionale”

di Anna Laura Biagini


Il Movimento per la vita è cresciuto, entro febbraio 2006, dopo la stesura dei regolamenti per i gruppi provinciali, Scienza e vita sarà una vera e propria associazione, che porterà avanti il discorso iniziato con il referendum sulla fecondazione assistita. A renderlo noto è il Responsabile Provinciale del movimento dott. Spinelli, che insieme a professionisti locali intende creare spazi ad Ascoli, “per coltivare la cultura della vita. Per farci rispettare dalle istituzioni, come cittadini intenzionati a proporre tutto il ventaglio informativo delle possibilità di scelta, legate alla conservazione e alla protezione della vita”.

“Quello di Scienza e vita è anche un tentativo di trattenere una cultura, che scivola verso la considerazione della persona in base alla funzione che riveste nella società”, aggiunge il dott. Paolo Fermani, presidente del movimento, “noi invece, preferiamo considerare la sostanza”. Per questo con i volontari, il movimento organizza momenti di sensibilizzazione come il Corso di Formazione Permanente in Bioetica, iniziato il 19 gennaio, e che registra un grande successo di partecipanti soprattutto tra i giovani. Ma anche concorsi nelle scuole, per sensibilizzare i ragazzi, attraverso incontri con esperti, al valore della vita.

Questo sarà un po’ anche il tema del convegno Rispettare la vita, che si terrà sabato alle 17.30 alla Sala Scatasta, in occasione della 28ª Giornata della vita, promossa ad Ascoli anche dalla Diocesi, una delle prime in Italia ad interessarsi alla cultura della vita. Tra i relatori anche il Presidente dei Medici cattolici il dott. Ojetti, che chiarisce “l’importanza di salvaguardare la vita sin dal concepimento, per rimettere l’uomo al centro della società, tutelando soprattutto le fasce più deboli: infanzia, anziani, disabili. Al convegno ribadiremo che non esiste differenza nella vita tra cattolici e non, non è nemmeno una battaglia politica, ma un diritto che va tutelato sempre”.

Ad Ascoli c’è un grande esempio di impegno per la vita (di cui ne esiste solo un altro in tutta Italia), ed è il Centro Accoglienza Vita, noto come Villaggio Santa Marta, dove ogni anno vengono accolti in media 20 bimbi con le loro mamme in difficoltà, che senza il centro probabilmente, avrebbero scelto di interrompere la gravidanza o abbandonare il proprio figlio. Il villaggio accoglie ragazze madri fino al compimento del 24° mese da parte del bambino. Dopo cure e sostegno anche finanziario, il centro cerca di trovare una soluzione lavorativa e abitativa per mamma e bambino per iniziare una nuova vita.

Moderno, efficiente, Santa Marta accoglie soprattutto ragazze del Sud Italia (Puglia in particolare) e baby prostitute straniere, che il Tribunale dei Minori ha affidato al centro. 700 vite salvate fin’ora, che portano i responsabili del centro, in particolare il dott. Fermani a riflettere anche su una eventuale revisione della legge 194 sull’aborto. “Credo”, spiega Fermani, “che bisognerebbe non eliminare la legge, ma rivederla alla luce delle conoscenze in più accumulate in questi anni dalla scienza. Bisognerebbe anche riscriverla tenendo conto non solo dei diritti delle madri, ma anche del bambino e dei padri. Spiegare che l’aborto non è un anticoncezionale”.

Intanto nel 2005 nella nostra città si contano 665 nascite e 297 aborti, dato in crescita quest’ultimo, che si somma ai 4 milioni di interruzioni di gravidanza effettuate in Italia, da quando la legge sull’aborto è in vigore. Il messaggio di Scienza e vita è che interrompere una vita, non è l’unica scelta possibile e nemmeno la più facile.

26/01/2006





        
  



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