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Nuova Centrale Energetica. E' sicura ?

San Benedetto del Tronto | Preoccupazioni dei comitati di quartiere del Paese Alto di Ponterotto e del Tribunale del Malato in relazione alla realizzazione di una centrale energetica nei pressi della discarica di RSU di S. Benedetto Tr.

di Pietro D'Angelo*


I Verdi di S. Benedetto Tr. ritengono che prima di una qualsiasi fuga in avanti per la realizzazione di una centrale energetica presso la discarica di S. Benedetto del Tronto è indispensabile aprire un confronto attento e dettagliato con la comunità che in un prossimo futuro dovrà subirne l’impatto ambientale.

Secondo i Verdi è indispensabile che la Picena Ambiente Enegia apra un confronto con la cittadinanza, progetto alla mano, per verificare le eventuali ricadute negative di tale insediamento sulla qualità della vita dei residenti. A tal proposito chiedono sin da ora di avere copia dettagliata del progetto. Non è pensabile che si possa arrivare velocemente alla realizzazione di tale opera senza il coinvilgimento dei reidenti di quella zona della città.

Pur riconoscendo le assicurazioni di sicurezza dell’impianto dichiarate dall’Azienda i Verdi ritengono che non vi potrà mai essere consenso su tale iniziativa se supportate solo da generiche rassicurazioni in proposito. I quesiti a cui dare una risposta sono diversi: l’alimentazione dell’impianto, solo biogas della discarica? o altro. Risaputo è che una volta mineralizzati tutti i rifiuti di origine organica della discarica non ci sarà più produzione di biogas e la discarica di S. Benedetto non è sufficentemente grande per giustificare tale intervento. Quali saranno gli altri combustibili, che impatto avranno sulla viabilità della zona, a quale rischio di inquinamento saranno soggetti i residenti. Rumori, fumi ,polveri sottili, traffico pesante?

A questi interrogativi dovranno essere date risposte suffragate da una attenta analisi del progetto. Per quanto riguarda il teleriscaldamento è indispensabile che ci sia la garanzia che esso verrà realizzato contestualmente alla centrale energetica. Troppo spesso e l’esperienza lo conferma purtroppo il teleriscaldamento è solo un bell’alibi per aprire sentieri amministrativi altrimenti più difficili da percorrere. Chi dovrà investire denaro e non pochi per realizzare gli impianti di teleriscaldamento?
A questi quesiti e a diversi altri quesiti dovrà essere data una risposta rapida e credibile ancora prima della programmata conferenza dei servizi di fine mese.
Tutto ciò è indispensabile per evitare forzature che possono alimentare oltre che insicurezza nei cittadini un conflitto sociale.

* Per i Verdi DI S. Benedetti Tr.

26/01/2006





        
  



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