I dati sullinquinamento sono veri, ma tutti fanno il loro dovere?
Ascoli Piceno | Marcaccio: Fermo restando che siamo pronti a valutare con il Comune una nuova collocazione delle cabine mi chiedo se il problema stia nei rilevamenti, che fotografano una situazione critica, o piuttosto nelle fonti inquinanti.
Assessore Marcaccio
“Non è corretto dire che i dati forniti dalle centraline di rilevamento dell’inquinamento atmosferico esistenti nel territorio di Ascoli sono falsi. I dati sono corretti, semmai si può discutere, come stiamo facendo, sull’ubicazione delle postazioni”.
Dopo le polemiche sollevate dal Comune di Ascoli, l’Assessore provinciale all’ambiente Massimo Marcaccio desidera precisare che non è colpa della centralina di Campolungo se le polveri prodotte da alcune aziende della zona sono tali da far salire i livelli di concentrazione oltre i limiti di legge.”Fermo restando che siamo pronti a valutare con il Comune una nuova collocazione delle cabine – dice Marcaccio – mi chiedo se il problema stia nei rilevamenti, che fotografano una situazione critica, o piuttosto nelle fonti inquinanti”.
“Per quanto riguarda la stazione di viale Marconi – prosegue l’assessore provinciale - non mi risulta che essa abbia fornito di recente valori tali da preoccupare. Basta vedere i dati: ricordando che i valori limite sono di 50 microgrammi per metro cubo come media giornaliera da non superare più di 35 volte per anno mentre la media annuale non deve superare i 40 microgrammi per metro cubo, nel 2003 i valori limite giornalieri sono stati superati 113 volte con un media annuale di 48 microgrammmi per metro cubo, l’anno successivo la media è scesa a 37 microgrammi per metro cubo con 54 superamenti, nel 2005 la media è stata addirittura di 33 superamenti con una media annuale di appena 25 microgrammi per metro cubo.
Non è escluso, è anzi probabile, che a tale risultato abbiano contribuito i provvedimenti relativi alla circolazione adottati dal Comune. Non si comprende dunque l’urgenza di spostare la centralina”.
“Colgo l’occasione per ricordare che la Provincia è impegnata in un’azione per creare una fitta ed efficace rete di controllo - spiega ancora Marcaccio – alle stazioni già esistenti si aggiungono quella di Monticelli e quella di Montemonaco (che serve a misurare la qualità dell’aria in un punto ritenuto ottimale a livello regionale per effettuare una più corretta valutazione dei dati inquinanti nelle zone più antropizzate), mentre la stazione di viale Marconi è stata dotata di due nuovi strumenti per misurare la concentrazioni di polveri ancor più sottili, le cosiddette PM 2,5 e del benzene.
Entro l’anno, inoltre, sarà posizionata una stazione di rilevamento a Ripatransone, considerato luogo strategico di un piano nazionale di studio delle polveri sottili condotto da ENEA e CNR. Se penso ai controlli che devono essere effettuati agli impianti di riscaldamento civili ed a quelli per gli uffici e gli ambienti di lavoro nella città di Ascoli – è la conclusione di Marcaccio - mi chiedo se tutti facciano la loro parte”.
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31/01/2006
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