Comunicazione a banda larga: firmato il protocollo dintesa
| ANCONA - Obiettivo:ridurre il divario tecnologico delle aree svantaggiate delle Marche.
Sviluppare la rete a larga banda in favore dei cittadini e delle imprese, ridurre il gap tecnologico nelle aree più svantaggiate, migliorare i processi di e-government degli enti locali, con particolare attenzione agli enti di piccole dimensioni: sono alcuni degli impegni principali del protocollo di intesa sottoscritto da Regione Marche, Unione Regionale Province (Upi Marche), Associazione nazionale comuni italiani (Anci Marche), Unione nazionale comuni ed enti montani (Uncem Marche). Il protocollo prevede anche la gestione associata dei servizi attraverso la realizzazione di Centri di servizi territoriali (Cst) articolati su base provinciale presso le Comunità montane, le Unioni comunali e i Comuni di maggiore dimensione.
Al fine di realizzare gli obiettivi dell’intesa, i soggetti firmatari – Gian Mario Spacca per la Regione, Palmiro Ucchielli per l’Upi, Fabio Sturani per l’Anci, Assunta Paci per l’Uncem – si impegnano a redigere entro il 31 marzo 2006 un piano di sviluppo di durata triennale specificando le iniziative da realizzare, le fonti di finanziamento e le risorse umane da utilizzare. Un’apposita struttura, composta dai rappresentanti degli enti territoriali, avrà il compito di avallare le scelte tecniche del gruppo di lavoro.
“Il protocollo d’intesa costituisce – ha commentato Gian Mario Spacca, presidente della Giunta regionale, ente capofila del progetto – un atto fondamentale per lo sviluppo delle connessioni a banda larga sull’intero territorio, soprattutto per le istituzioni, i cittadini e le imprese dell’entroterra”. Ucchielli, presidente dell’Upi Marche, ha evidenziato “l’impegno sinergico delle amministrazioni per favorire, in modo particolare, la crescita del sistema produttivo”; per Sturani, presidente dell’Anci Marche, lo sviluppo della banda larga metterà imprese, cittadini e amministrazioni pubbliche nella condizione di poter lavorare al meglio”: Assunta Paci, presidente dell’Uncem Marche, ha sottolineato,infine, i benefici del progetto per le Comunità montane e per i piccoli Comuni dell’entroterra che scontano un considerevole gap tecnologico rispetto ai centri della costa.
Sulla base delle indicazioni della Commissione Europea di Lisbona 2002, la Regione Marche ha redatto il progetto “Società dell’informazione” che si articola in cinque assi: e-government, servizi on-line per la pubblica amministrazione, i cittadini e le imprese; e-health, strutture sanitarie on-line; e-learning, servizi on-line per lo sviluppo delle risorse umane;e-economy,servizi on-line per le imprese; banda larga (servizi con tecnologia wireless per l’accesso veloce e sicuro alla rete. Secondo gli ultimi dati di TelecomItalia, sono 106 su 246, pari al 43 per cento del totale, i Comuni delle Marche che si avvalgono del collegamento veloce alla rete (Adsl): sul piano territoriale, le province meno coperte sono quelle di Ascoli Piceno e di Fermo.
Complessivamente i progetti wireless interessano 275 enti, 153 Comuni, 13 Comunità montane,18 scuole, 10 strutture sanitarie,e un’ottantina di soggetti vari,tra aree industriali e musei, per un numero complessivo di 513 mila abitanti. I finanziamenti erogati dalla Regione ammontano a 4.806.521 euro: che salgono a 6.100.987 con i contributi dei Comuni, delle Comunità Montane e delle Province.
Al fine di realizzare gli obiettivi dell’intesa, i soggetti firmatari – Gian Mario Spacca per la Regione, Palmiro Ucchielli per l’Upi, Fabio Sturani per l’Anci, Assunta Paci per l’Uncem – si impegnano a redigere entro il 31 marzo 2006 un piano di sviluppo di durata triennale specificando le iniziative da realizzare, le fonti di finanziamento e le risorse umane da utilizzare. Un’apposita struttura, composta dai rappresentanti degli enti territoriali, avrà il compito di avallare le scelte tecniche del gruppo di lavoro.
“Il protocollo d’intesa costituisce – ha commentato Gian Mario Spacca, presidente della Giunta regionale, ente capofila del progetto – un atto fondamentale per lo sviluppo delle connessioni a banda larga sull’intero territorio, soprattutto per le istituzioni, i cittadini e le imprese dell’entroterra”. Ucchielli, presidente dell’Upi Marche, ha evidenziato “l’impegno sinergico delle amministrazioni per favorire, in modo particolare, la crescita del sistema produttivo”; per Sturani, presidente dell’Anci Marche, lo sviluppo della banda larga metterà imprese, cittadini e amministrazioni pubbliche nella condizione di poter lavorare al meglio”: Assunta Paci, presidente dell’Uncem Marche, ha sottolineato,infine, i benefici del progetto per le Comunità montane e per i piccoli Comuni dell’entroterra che scontano un considerevole gap tecnologico rispetto ai centri della costa.
Sulla base delle indicazioni della Commissione Europea di Lisbona 2002, la Regione Marche ha redatto il progetto “Società dell’informazione” che si articola in cinque assi: e-government, servizi on-line per la pubblica amministrazione, i cittadini e le imprese; e-health, strutture sanitarie on-line; e-learning, servizi on-line per lo sviluppo delle risorse umane;e-economy,servizi on-line per le imprese; banda larga (servizi con tecnologia wireless per l’accesso veloce e sicuro alla rete. Secondo gli ultimi dati di TelecomItalia, sono 106 su 246, pari al 43 per cento del totale, i Comuni delle Marche che si avvalgono del collegamento veloce alla rete (Adsl): sul piano territoriale, le province meno coperte sono quelle di Ascoli Piceno e di Fermo.
Complessivamente i progetti wireless interessano 275 enti, 153 Comuni, 13 Comunità montane,18 scuole, 10 strutture sanitarie,e un’ottantina di soggetti vari,tra aree industriali e musei, per un numero complessivo di 513 mila abitanti. I finanziamenti erogati dalla Regione ammontano a 4.806.521 euro: che salgono a 6.100.987 con i contributi dei Comuni, delle Comunità Montane e delle Province.
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01/02/2006
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