Per non dimenticare
| FILOTTRANO - Giornata della memoria
di Prisca Galizia
Si sono svolte il 27 gennaio presso il Teatro Torquis le celebrazioni per la ricorrenza dei sessantuno anni da quando, con l’apertura del lager di Auschiwitz, in Polonia, il mondo intero ha conosciuto quali orrori siano stati compiuti dai nazisti a danno degli ebrei. La “Soluzione finale”, la “Shoà”, l’Olocausto”, espressioni tipiche del linguaggio hitleriano, vengono, ogni anno, riproposte in occasione della Giornata della Memoria, per rinnovare alle nostre coscienze le efferatezze perpetrate dalla cosiddetta “razza ariana” sull’inerme e indifeso popolo ebraico.
L’Amministrazione Comunale di Filottrano nella persona del Sindaco, Avv.to Ivana Ballante, la Scuola Media “Beltrami” egregiamente rappresentata dal Dirigente Scolastico, prof. Bruno Cirilli, e dalla Funzione Strumentale competente, Prof.ssa Anna Maria Bianchi, hanno voluto celebrare la Giornata della memoria, coinvolgendo le classi terze della scuola secondaria di I grado, in modo da sensibilizzare i giovani a queste tematiche. Perché le classi terze, verrebbe da chiederci? Perché affrontano il tema della Shoà nel programma di storia, perché hanno coscienze più mature e adatte, rispetto a studenti più piccoli, a riflettere su questioni così toccanti. Si è voluto ricordare questi tristi eventi, perché dalla Storia si impari a non commettere più nulla di simile.
L’incontro è avvenuto presso il Cine-teatro “Torquis”, dove è stato proiettato il film “Il cielo cade”, inerente al tema celebrato, proiezione che ha toccato la sensibilità dei presenti per la delicatezza dei toni con cui i messaggi sono stati veicolati. Prima ancora è intervenuta la Professoressa Arianna Ascoli - curatrice del libro di sua cugina Carla Pekelis “La mia versione dei fatti” (Sellerio editore) ed esponente di spicco della cultura anconetana – che ha voluto offrire la sua testimonianza sulle persecuzioni a danno degli ebrei nelle Marche e soprattutto ad Ancona tra il 1938- anno della promulgazione delle Leggi razziali – e il 1945. La relatrice ha narrato alla platea episodi di vita privata che hanno visto coinvolte la propria famiglia e se stessa bambina, provata e toccata in tenera età da tragiche circostanze.
La Professoressa Ascoli da anni si propone di tramandare alle generazioni future le testimonianze della storia familiare, perché la Memoria di quanto accaduto non venga annullata dall’Oblio del Tempo e sia di monito, affinché nulla di simile accada mai più.
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01/02/2006
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