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Sempre meno donne ricorrono all’interruzione volontaria della gravidanza

Ascoli Piceno | Trecentosessanta le donne che si sono rivolte nel 2005 all’Associazione Italia per l’Educazione Demografica

di Federico Biondi


L’Associazione Italiana per l’Educazione Demografica della Sezione Giuseppina Teodori di Ascoli Piceno convoca la stampa per rendere noto il lavoro svolto nel 2005. E’ importante ricordare che l’Aied essendo stato costituito nell’ottobre del 1953 ad opera di un gruppo di giornalisti, scienziati ed uomini di cultura, di diversa estrazione politica, ma con una comune ispirazione laica e democratica, risulta essere il primo consultorio sorto in Italia.
 
In tutte le sezioni italiane si sono alternati, in oltre 50 anni di attività, decine di medici che con dedizione si sono impegnati ad offrire un servizio alle donne. Dall’entrata in vigore della legge 194 (atto che raccoglie le norme per la tutela sociale della maternità e per l'interruzione volontaria della gravidanza) l’Aied ha visto diminuire di anno in anno il numero delle donne che hanno praticato l’interruzione volontaria della gravidanza.
 
Un risultato eccellente sia a livello nazionale che a livello locale, grazie all’azione quotidiana di sensibilizzazione da parte dei volontari dell’associazione. La presidente Laura Olimpi ricorda che dall’istituzione della 194 ad Ascoli nel 1978, tranne che nell’82, si è registrata una progressiva e sostanziale diminuzione delle donne che hanno praticato l’interruzione volontaria della gravidanza.
 
I medici dell’Aied lavorano e danno il loro apporto attraverso l’educazione alla prevenzione per diminuire il numero delle donne che ricorrono all’interruzione volontaria della gravidanza. Infatti nella conferenza stampa la presidente Laura Olimpi dichiara che l’Associazione Italiana per l’Educazione Demografica è contro l’aborto e ha come scopo principale la diminuzione delle gravidanze indesiderate.
 
L’Italia se confrontata con le altre nazioni industrializzate è tra quelle che ha il minor numero di casi di interruzione volontaria della gravidanza, preceduta solo dalla Spagna. Comunque il mutare degli assetti sociali dovuti al fenomeno dell’immigrazione ha determinato un tasso di interruzione di gravidanza da parte delle donne straniere molto più alto di quello delle italiane.
 
Collaborare quindi con le istituzioni, enti locali e ospedalieri, per offrire un servizio di prevenzione più efficiente ed efficace nei confronti delle donne straniere, è una delle sfide del consultorio più radicato sul territorio nazionale. Una delle sfide, perché l’Aied ormai da tempo si rivolge anche al “sesso forte”, constatando quanto gli uomini siano rimasti indietro rispetto alle conoscenze che le donne hanno acquisito negli anni.
 
Educazione alla sessualità anche agli uomini, un’educazione intesa come conoscenza della natura e della fisiologia del proprio corpo. Se una donna sin dall’adolescenza in virtù di segnali ben determinati come l’inizio del ciclo mestruale si rivolge alla ginecologa, un giovane uomo dovrebbe rivolgersi ad un andrologo. Servizio questo attivato da tempo all’Aied di Ascoli Piceno al quale possono rivolgersi gli uomini, in modo riservato come nello stile che in questi anni ha contraddistinto l’associazione.
 
Riservatezza, colloquio e sensibilità verso i problemi altrui per rispondere efficacemente a quesiti che possono altrimenti rimanere insoluti per tutta una vita.
 
La legge 194 funziona ma per quanto riguarda la prevenzione e la contraccezione, bisogna prestare attenzione alle modalità operative. Spesso accade che con un uso non corretto dei contraccettivi una donna può rimanere involontariamente incinta, spiega la vice presidente dell’Aied la dottoressa Tiziana Antonucci. 
 
Ci sono metodi contraccettivi poco efficaci come il calcolo della fase fertile del ciclo femminile con il metodo Ogino-Knaus e soprattutto quello che erroneamente viene considerato un metodo contraccettivo, il coito interrotto, nocivo anche per l’integrità dell’organo riproduttivo maschile.

01/02/2006





        
  



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