Al Madonna del Soccorso arriva la Risonanza Magnetica Nucleare
San Benedetto del Tronto | Andrà in parte a sostituire quella esistente vecchia ed obsoleta. Aumenterà il numero degli esami diminuendo le liste d'attesa.
di Carmine Rozzi
Sabato 18 marzo, alle ore 10, al piano +2 del Presidio Ospedaliero ci sarà l’inaugurazione della nuova Risonanza Magnetica Nucleare. L’infrastruttura medica, costata circa 2 milioni d’euro, andrà ad arricchire il reparto di Risonanza Magnetica del Dott. Acciarri. Il nuovo impianto rimpiazzerà in parte quello già esistente, vecchio di una decina d’anni ed ormai non più corrispondente ai tempi. I vantaggi sono da ricercarsi nell’accresciuto numero degli esami riducendo in modo rilevante le liste d’attesa.
La Risonanza Magnetica Nucleare (RMN) è, dal punto di vista tecnologico, molto più recente rispetto alla TAC ed è ancora in piena evoluzione. Si è iniziato ad utilizzarla soltanto negli anni ‘80 con notevoli vantaggi rispetto ad altre tecniche diagnostiche. E’ praticamente innocua, in quanto non vengono utilizzati raggi “x” o gamma. Fornisce immagini dettagliate non solo del piano trasversale del corpo (cosiddetto a "fetta di salame" come la TAC), ma anche dei piani orientati in qualsiasi modo nello spazio (sagittale e frontale), ottimizzando la visuale dell’area corporea in esame.
Il mezzo di contrasto, a volte necessario per localizzare eventuali lesioni, si basa sulle caratteristiche paramagnetiche del gadolinio (un metallo della famiglia dei lantanidi) che accelerano il rilassamento delle regioni in cui si accumula, rendendole più “luminose” nelle immagini. Il paziente è fatto sdraiare su di un lettino e, in relazione al tipo di organo da studiare, potranno essere posizionate all'esterno del corpo le cosiddette bobine di superficie (caschetto,fasce, piastre ecc.) sagomate in modo da adattarsi alla regione anatomica da studiare. Indipendentemente dal tipo di esame da eseguire, il paziente dovrà essere collocato all'interno della macchina di RMN dove viene irradiato da un campo magnetico ad elevata intensità.
Le forze generate nel campo magnetico fanno sì che i momenti magnetici delle molecole del paziente si allineino alla direzione del campo esterno, inducendo temporanee alterazioni dei nuclei che, quando le onde radio vengono interrotte, ritornano alla normalità dando luogo a segnali che vengono trasmessi a un computer e trasformati in immagini tridimensionali. In queste immagini i tessuti si presentano di colore chiaro se ricchi di acqua, a causa dell'abbondante presenza di atomi di idrogeno (elemento basilare dei tessuti biologici) e scuri se ne sono poveri.
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15/03/2006
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