Nuova rapina alla Carisap. Bottino 50 mila euro
San Benedetto del Tronto | In tre, a volto coperto ed armati di un taglierino con modi e tempi da vero e proprio commando.
di Carmine Rozzi
E fanno quattro. Con quella di ieri sono ben quattro le rapine perpetrate ai danni della Carisap di Porto d’Ascoli. Nella tarda mattinata, verso le 11,15, tre uomini con il volto mascherato e le mani coperte da guanti sono entrati nella filiale di Via Mare e in meno di tre minuti sono riusciti ad impadronirsi di almeno 50 mila euro.
La tecnica, la dinamica e i gesti freddi, rapidi e i tempi controllati al cronometro non lasciano dubbi sulla professionalità dei malviventi i quali, una volta all’interno dell’istituto finanziario, muovendosi come un vero e proprio commando e armati di un solo cutter (temperino dalla lama corta e molto affilata) intimavano al personale, con forte accento meridionale, la consegna del contante.
Forse perché nella mattinata vi erano stati pochi movimenti bancari fatto sta che una volta aperti i cassetti si sono accorti che il colpo sarebbe stato di modeste proporzioni. A questo punto quello dei tre armati del taglierino ha afferrato una delle cassiere e puntandogli l’arma al viso l’ha costretta a farsi accompagnare in un locale attiguo dove, da una cassaforte, riusciva ad impadronirsi di circa 100 milioni delle vecchie lire.
Ottenuto il bottino, così fulmineamente com’era arrivata, la banda si è dileguata a bordo di una Fiat Tipo rossa, risultata poi rubata a Macerata, facendo perdere le proprie tracce. Lo stesso automezzo è stato successivamente ritrovato nello spiazzo antistante il centro commerciale “La Fontana” dove ad attendere i tre a bordo di un’altra auto, questa a sua volta “pulita”, vi era presumibilmente un quarto complice.
Le ricerche dei Carabinieri, dirette dal Comando Provinciale, sono scattate immediatamente e a largo raggio impegnando diverse unità mobili ed un paio di elicotteri. Le ricerche non si annunciano facili visto la velocità dell’esecuzione e i pochissimi indizi lasciati dai tre. Ora si procederà ad un minuzioso setaccio della registrazione visiva per cercare di acquisire più elementi possibili.
Da sottolineare la forte somiglianza di questo colpo con quello messo a segno pochi mesi fa ai danni della Banca Picena Truentina di Centobuchi. Anche lì erano in tre, con la calzamaglia, il volto coperto, i guanti e per arma un taglierino e un tempo di esecuzione quasi identico.
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31/03/2006
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