I Verdi di S. Benedetto Tr. in occasione dei prossimi incontri istituzionali dell’Autorità di Bacino Interregionale del fiume Tronto, (il 7 Marzo si riunirà il Comitato Istituzionale e il 9 Marzo il Comitato Tecnico)per la stesura delle NTA del PAI, fanno appello al Comune di S. Benedetto e a tutti i componenti dell’Autorità di Bacino del Tronto affinchè vengano apportate le modifiche necessarie all’attuale PAI indispensabili per correggerne le contraddizioni e assurdità presenti in esso.

I Verdi ritengono, in questo contesto e alla luce degli interventi di messa in sicurezza dell’ultimo tratto del fiume Tronto, l’unica via percorribile quella di rivedere la perimetrazione e la riduzione del livello di rischio di esondazione delle attuali aree a rischio E4/E3.

I Verdi ritengono improponibili ed impercorribili alcune tesi espresse nelle precedenti riunioni da alcuni componenti dell’Autorità di Bacino. E’ estremamente difficile pensare di modificare gli articoli 11 e 20 delle NTA che differenzierebbero le norme di salvaguardia della Vallata del Tronto dalle norme già vigenti nel resto della Regione Marche contenute nei già approvati PAI dell’Autorità di Bacino Regionale, dell’Autorità di Bacino del Conca-Marecchia e del Tevere.

Risulta evidente che le norme di salvaguardia devono essere uniformi su tutto il territorio regionale. E’ difficile pensare che il Consiglio Regionale,una volta approvate , ormai da tempo, tali norme nel resto della Regione possa approvare, per la vallata del Tronto normative PAI difformi dal resto del territorio regionale.

I Verdi ritengono pertanto non percorribile la modifica dell’Articolo 20 delle NTA. Nessuno deve pensare, erroneamente, di considerare la Vallata del Tronto completamente avulsa dalle norme vigenti nel resto della Regione.

E’ indispensabile che l’Autorità di Bacino indirizzari i propri lavori verso una ragionevole nuova perimetrazione che individui le zone veramente a rischio di esondazione. Si ritiene assurdo e insostenibile la disponibilità manifestata dall’Autorità di Bacino di ridurre il livello di rischio di esondazione E4/E3 in E2 nella zona posta a nord del rilevato della superstrada Ascoli- Mare del Comune di Monteprandone, cioè a poche decine di metri dall’alveo del fiume Tronto e contestualmente ribadire, attraverso vincoli, per le zone di Ragnola o del Centro di Porto d’Ascoli, situate a più chilometri dal fiume, una classificazione a massimo rischio di esondazione E4/E3.

E’ privo di ogni ragionevole fondamento considerare tali aree, più a rischio di esondazione della zona industriale di Monteprandone.

La giusta via per dare sicurezza ai cittadini è innanzitutto una rapida messa in sicurezza del tratto terminale del Tronto con una contestuale riperimetrazione dei livelli di rischio di esondazione.