Ancora una volta, e la cosa, negli ultimi quindici anni, è diventata cronica, si deve parlare di “disordine Samb”,o meglio “di disordine amministrativo Samb”.

Dopo Ferruccio Zoboletti ( al quale quei tifosi che lo hanno allora contestato dovrebbero quantomeno oggi al Riviera tributargli una grande ovazione per quello che ha fatto per la Samb) ci sono stati Presidenti venuti da lontano che, chi in un verso, chi in un altro hanno creato una immagine distorta della Samb.

Da salvare, in questo periodo, l’anno della prima rinascita dall’Eccellenza, con Beni e Chimenti nella stanza dei bottoni ed in campo, e, guarda un po’, i primi due anni di Gaucci, che, con tutto quanto si sta sentendo in questi giorni, ha avuto il merito di togliere la Samb dai dilettanti portandola in C/1. Dove ora soffre, non per problemi tecnici, che pure ci sono stati, ma per problemi societari.

Il Sig. Alberto Soldini è arrivato in Riviera “per fare business” disse e “ per “riversare parte dei suoi guadagni sulla Samb” precisò. Non vogliamo entrare su problemi delicati e amministrativi che solo Soldini, Mastellarini, Paterna, e, forse, Gaucci, conoscono. Ma facciamo parlare i fatti.

Alberto Soldini alla data del 20 febbraio ha accumulato protesti bancari per centinaia di migliaia di euro, soldi destinati alla vecchia proprietà e ai giocatori e, probabilmente, a qualche fornitore. Probabilmente la cifra potrebbe ancora salire. Soldini trova giustificazione per ogni titolo emesso e non andato a buon fine, ma ci consenta, caro Presidente, di cominciare ad avere forti dubbi sia sulla sua reale intenzione di continuare ( ed infatti ha dato incarico all’Avvocato Carlo Manfredi di cedere la società) che di sanare gli impegni assunti.

Le parole corrono, caro Presidente, ma i fatti esistono e sono reali. Faccia i fatti e poi la città le potrebbe pure credere.

Si rammarica, Presidente,  che non può venire a San Benedetto per tutelare la sua proprietà. Ma come pensa che dovrebbe accoglierla la tifoseria dopo che ha costretto Remo Croci, grande cuore rossoblu, e Francesco Chimenti, oltre a tutto lo staff tecnico a prendere questa dolorosa decisione? I due impersonano, meglio di tanti, l’amore per la Samb, e possono essere presi anche come personaggi in grado di coagulare i veri sambenedettesi per il rilancio della Società. Ma lei Presidente ne ha messo in dubbio sia la valenza, che la loro passione facendosi gioco del loro amore per procrastinare le sue pendenze. Perfino Andrea Zinnia, che le è stato sempre vicino, ha capito che non era la persona giusta per questa piazza e si è associato a Croci e Chimenti.

Ha dichiarato di non capire il palllone ma ha cambiato tutto e tutti nei pochi mesi che è stato al timone. Non pensa che possa esserci qualcosa che non quadra? Questo suo atteggiamento ha fatto parlare tutti i giornali nazionali e le Tv con un immagine negativa per la Samb. Se lo è chiesto mai questo?

In conclusione sig. Soldini si scordi, in fretta,  questa città, si premuri a lasciare la Samb, sistemi la sua proprietà e faccia in modo che presto, molto presto, tutti si possano dimenticare del suo passaggio, sperando che non sia troppo tardi per salvare la squadra, altrimenti il suo danno sarebbe un vero disastro.