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Sicurezza alimentare: la Regione recepisce le linee guida comunitarie

| ANCONA - Nuovi indirizzi sulla rintracciabilità dei prodotti e sulla gestione del sistema di allerta per alimenti destinati al consumo umano

La Regione Marche ha recepito le linee guida sulla rintracciabilità degli alimenti e mangimi e quelle relative alla gestione operativa del sistema di allerta per alimenti destinati al consumo dell’uomo definite da appositi regolamenti dell’UE.

La nuova legislazione comunitaria individua e separa le responsabilità di tutti i soggetti coinvolti nella sicurezza alimentare, esaltando da un lato il concetto di filiera e di compartecipazione di tutti i soggetti interessati all’importazione, produzione e commercializzazione di un alimento fino al consumatore, dall’altro quello dell’autorità sanitaria deputata al controllo ufficiale. Inoltre, lo stesso regolamento si preoccupa di far sì che il consumatore sia correttamente informato sulle caratteristiche dei prodotti alimentari e che le autorità di controllo abbiano la possibilità di avere le informazioni necessarie in caso di rischio sanitario per l’avvio delle procedure di ritiro del prodotto.

Per garantire questo passaggio è fondamentale la rintracciabilità di un prodotto, ossia la possibilità di ricostruire e seguire il percorso di un alimento, di un mangime, di un animale destinato alla produzione alimentare. Le disposizioni concernenti l’obbligo della rintracciabilità costituiscono a tutti gli effetti per il settore alimentare e mangimistico un’integrazione delle procedure aziendali di gestione del rischio sanitario insieme con le procedure da mettere in atto per permettere il ritiro del prodotto qualora si sia evidenziato un rischio.

La legislazione comunitaria istituisce anche, sotto forma di rete, un sistema di allarme rapido per la notificazione di un rischio diretto o indiretto per la salute umana dovuto ad alimenti o mangimi; inoltre, stabilisce che gli Stati membri devono predisporre piani operativi di emergenza con cui stabilire le misure da adottare tempestivamente allorché risulti che mangimi o alimenti presentino un serio rischio per gli esseri umani o gli animali. Un provvedimento reso necessario a causa delle difficoltà gestionali emerse in occasione del verificarsi di emergenze dovute alla presenza sul mercato di alimenti nocivi e per permettere la gestione omogenea in ambito nazionale del sistema di allerta per alimenti.

06/03/2006





        
  



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