Con il pareggio in terra friulana per uno a uno, l’Ascoli ha ottenuto il suo sesto risultato utile consecutivo. La compagine di Silva e Giampaolo, in queste ultime sei partite, viaggia a passo di Champions. La matricola terribile, con dieci punti, occuperebbe il quinto posto alle spalle di Roma e Milan, sedici punti, Juventus, quattordici e Fiorentina, dodici. Il segreto di questi ultimi importanti risultati è senza ombra di dubbio l’organizzazione di gioco difensiva.

A Udine la squadra ha concesso poco agli avversari, se si eccettuano la traversa di Barreto al 36’ del primo tempo e il gol di Di Natale al 32’ del secondo tempo. A centrocampo Guana e Parola assicurano un’eccellente copertura e una discreta qualità mentre in difesa Paci e Domizzi giganteggiano sulle palle alte e Comotto e Del Grosso assicurano grande copertura e un discreto appoggio in fase offensiva. Ma il segreto dell’Ascoli sono anche gli esterni di centrocampo e gli attaccanti. Fini e Foggia spesso si fanno trovare smarcati mentre Quagliarella e Bjelanovic danno man forte al centrocampo in fase di non possesso palla.

Ritornando al discorso statistico, l’Ascoli può vantare la settima migliore difesa. Con trentadue gol al passivo, infatti, la compagine del duo Silva e Giampaolo ha fatto peggio solo della super corazzata Juventus (18 gol), dell’Inter (22), del Milan stellare (24), della Roma dei record (26), del Livorno (27) e della Fiorentina (30). Ma c’è dell’altro. Nel girone di ritorno l’Ascoli, in nove partite, ha preso solo sette gol (media 0,77) e in quattro occasioni la porta dei bianconeri è rimasta addirittura inviolata. Questo è più di un dettaglio perché all’andata solo due volte (Lecce-Ascoli 0-0 ed Ascoli-Treviso 1-0) Coppola è rimasto “immacolato”.

L’Ascoli, insomma, nel girone di ritorno si sta migliorando notevolmente e per di più non è più in emergenza. Col rientro di capitan Mimmo Cristiano e dell’esperto difensore Mirko Cudini, infatti, i bianconeri sono al gran completo e per Silva e Giampaolo ci sono adesso problemi di abbondanza. Insomma, con un Ascoli formato “Champions”, la salvezza non è più un miraggio ma a portata di mano. La certezza ancora non c’è ma le prestazioni e le statistiche sono ampiamente confortanti.

UP
Domizzi – Se in queste ultime partite l’Ascoli prende pochi gol il merito è soprattutto dell’arcigno difensore bianconero che anche a Udine è stato tra i migliori. Il capitano bianconero ha letteralmente annullato il centravanti azzurro Iaquinta che è stato sostituito alla fine del primo tempo.

DOWN
Bjelanovic – Da un attaccante ci si aspetta di più dell’impegno e delle sponde aeree. Non sta attraversando un buon momento e lo si vede in campo. Spesso falloso e soprattutto gioca sempre spalle alla porta. Va bene che un centravanti deve essere servito con una certa frequenza e maniera ma il passaggio si deve anche dettare.


NOTIZIARIO
La compagine bianconera riprenderà gli allenamenti domani pomeriggio, alle ore 15, presso il città di Ascoli.