Non si tratta del titolo del famoso film di Dario Argento, ma semplicemente il modo più immediato per rendere l’idea di quale sia la realtà politica di questo Comune della Vallata del Tronto, divenuto dopo la nascita della Provincia di Fermo, il 3° Comune più grande e  2° polo industriale,  più importante del Piceno.

 

Anche in questa tornata elettorale, Monteprandone ha dimostrato di essere la roccaforte più importante della sinistra.

 

Sia alla Camera che al Senato, il centro sinistra ha raggiunto delle percentuali ragguardevoli.

 

Pesanti le percentuali raggiunte da Rifondazione Comunista , in crescita rispetto alle precedenti  competizioni elettorali.

Al senato, il partito di Bertinotti, si è attestato al 13,66 %, una delle percentuali più alte di tutta la Regione.

 

Leggera flessione alla Camera dovuta alla similarità del simbolo con i Comunisti Italiani. Qui la percentuale raggiunta, è stata del 9,27 %.

Grossa soddisfazione espressa dal segretario Marino Lattanzi: “ è un risultato che premia il lavoro del partito e la politica di RC atta a ricercare l’equità sociale e a difendere le classi più deboli”.

 

Bene i DS che si riconfermano la 1° forza della coalizione con il 29,12 %.

In calo la Margherita penalizzata con molta probabilità dalle scelte del nazionale di non aver schierato ai primi posti il rappresentante del territorio: il parlamentare uscente On Orlando Ruggieri.

 

La candidatura di un rappresentante locale, si fa sentire invece sull’altra sponda dove l’effetto Ciccanti, fa schizzare l’UDC al 5,75% al Senato e al 5,20 % alla Camera.

In leggera flessione Forza Italia che al Senato si attesta al 19,78 % e al 19,67 % alla Camera.

Alleanza Nazionale, raggiunge invece il 13, 04 % al Senato e l’11,98 alla Camera