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Il dolore di Sant’Agostino

San Benedetto del Tronto | Lo strazio dl Sant’agostino

Riceviamo da "Cittadini di Grottammare e non"

Il dolore di Sant’Agostino

Prendendo dal basso la storica via Sant’Agostino, una volta si incontravano quasi subito un sacco di piante: lecci ,olmi, mimose, gigli...
Nessun architetto le aveva progettate lì, tuttavia – preludendo all’affettuoso filare dì pini- ci stavano bene, appartenevano ad un paesaggio quieto.

Non ci sono più.

L’urbanizzazione selvaggia ( di gusto orrido) del lato destro della strada ne ha fatto piazza pulita, eliminando anche l’angusto marciapiede, che però ci tornava utile. Ora è tutto un arrembante susseguirsi di asfalti, scalette, colonnine, mattoncini, cordoli, scivoli, sbancamenti, posti auto ad incastro, con rari fili d’erba avvitati in fori di cemento.

Un sovraccarico di materiali eterogenei e pomposi, che avvilisce e preoccupa.
Quanto dolore!
Riguardo agli alberi, non veniteci a dire che non erano piante “protette”.
Riguardo al gusto delle costruzioni, non provate a convincerci che sono belle. -
Riguardo alla loro quantità, non riuscirete a cambiare sullo Zingarelli” il significato della parola “ingordigia”.
Riguardo infine al glorioso, antico muro ormai ingoiato dai famelici nuovi appartamenti... la commissione edilizia, il sindaco, la giunta, come possono essere definiti?


Lo strazio dl sant’agostino
Adesso che (per contratto) è esploso il verde, la storica via Sant’ Agostino di Grottammare - incredibilmente - non pare troppo deturpata come avevamo scritto un mese fa.
Per conto dell’ ”addolorato” Santo, ci eravamo lamentati delle tante belle piante tagliate, dell’urbanizzazione selvaggia di gusto orrido, dell’irriverenza verso l’antico muro...

Come prevedibile, i responsabili (politici, costruttori, proprietari, furbetti - immobiliaristi – del -quartierino) hanno risposto “cotica”.
Ma non solo: approfittando della passeggera “copertura” stagionale, hanno continuato a martoriare questo (nostro) spazio.

Se alla processione del Cristo Morto vi avessero beffardamente organizzato una XV Stazione - giusto davanti al mastodontico superbarocco ingresso/altare della similreggia - lo strazio di Sant’Agostino sarebbe stato al cospetto del popolo devotamente rappresentato.

24/04/2006





        
  



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