Claudio Maderloni, anconetano, presidente del Parco del Conero, candidato alla Camera per l’Ulivo al 7° posto.

 

Questa è una tornata elettorale che nasce da una modifica della legge elettorale che è una delle più brutte che potevamo aspettarci da questo governo di centro destra. La modifica della legge elettorale, è fatta ad ok non per gli interessi degli italiani ma per gli interessi di Berlusconi e del centro destra. Hanno modificato una prassi ormai consolidata da più di dieci anni dal popolo italiano che partecipava alla scelta dei candidati nel proprio collegio, aveva una visione diretta del rapporto con i propri elettori e oggi. Siamo ritornati al proporzionale, è stata una scelta del centro destra per indebolire il prossimo governo perché è preferibile avere una maggioranza debole che in qualche modo possa essere rimessa in discussione e questo non è l’interesse degli italiani che vogliono parlamentari del territorio, ed un governo solido che possa fare quelle riforme indispensabili. Quindi l’interesse primario del governo di centro destra, è stato quello di trovare un meccanismo elettorale che indebolisce la democrazia italiana.

 

Sono molto fiducioso perché è sufficiente guardare le promesse fatte dal governo di centro destra: 5 anni per renderci conto che quelle promesse sono state tutte vanificate. Ne basta una: saremo tutti più ricchi come diceva Berlusconi. È sufficiente guardare quello che dice Montezemolo e guardre ognuno nelle proprie tasche per renderci conto invece che siamo tutti più poveri. E poi i giovani, costretti a 42 meccanismi di tipi di lavoro,  precari, CoCoCo, CoCopro, in affitto tutti in precariato che non possono quindi guardare al futuro e decidere la propria vita. Per non parlare poi dell’ambiente, dell’energia. Il popolo italiano spero si sia reso conto che tutte le promesse fatte erano solo barzellette fatte da un personaggio che oggi abbiamo conosciuto.

 

Sicuramente una delle leggi più criticate è la Legge Biagi. Cosa salverebbe di questa legge? 

Penso anzitutto che debbano essere due i livelli: lavoratore dipendente e lavoratore autonomo.

È necessario che il lavoro flessibile, costi se non di più uguale a quello regolare perché è necessario che le imprese utilizzino i ragazzi non solamente nella fase di inizio lavoro. Stiamo parlando di un precariato che dura anni, che è anche un’arma di repressione. Vedasi i precari dell’informazione che è molto legato alle decisioni del proprietario. È un arma di ricatto. Noi dobbiamo incidere fortemente su questo.

Se fosse eletto, quali le priorità per il territorio? 

Intanto c’è la questione delle infrastrutture. Voglio ricordare che il protocollo d’intesa sulla Quadrilatero è stato firmato dal Presidente della Regione di centro sinistra con l’allora presidente D’Alema.

Credo invece che la società Quadrilatero sia un freno allo sviluppo. Le strade, le infrastrutture sono indispensabili.

Bisogna lavorare e creare quelle condizioni perché l’economia marchigiana possa andare avanti.

In questi giorni si parla molto di imprenditori. Secondo me gli imprenditori marchigiani giocano un ruolo importante . Credo però che non bisogna dimenticarsi di  quella parte del movimento degli operai, delle donne, degli uomini, dei giovani che lavorano nelle nostre aziende perché sono quel più che possono dare per vincere una battaglia.

Il mio compito sarà quello di rappresentarli in Parlamento, di rappresentare l’economia marchigiana partendo dalle necessità e dalle esigenze dei lavoratori marchigiani. Porterò anche la voce delle aree protette perché ritengo che l’ambiente sia un motore per l’economia.