Incontro pubblico, venerdì 19 maggio a partire dalle ore 17, al quale tutti i cittadini sono invitati a dibattere sulla consultazione utile all’istituzione dell’area marina protetta compresa tra i litorali dei comuni di Porto Sant’Elpidio e Alba Adriatica.

L’evento si svolgerà nella Sala Kursaal di Grottammare promossa dalla Provincia di Ascoli Piceno con l’intento di mettere insieme osservazioni e suggerimenti inerente l’ipotesi di zonizzazione e regolamentazione predisposte dal Ministero dell’Ambiente.

“Verso il Parco marino del Piceno” è il titolo dell’incontro rivolto non solo ai cittadini, ma alle varie associazioni e operatori dell’ambito ascolano in quanto analoghi incontri, si svolgeranno in seguito nell’area fermana e nell’area teramana.
Al meeting interverranno: il sindaco di Grottammare Luigi Merli, il presidente della provincia di Ascoli Piceno, Massimo Rossi, un funzionario incaricato dal ministero per l’Ambiente e i sindaci del territorio ascolano.

Il progetto del Parco Marino Piceno*.
La fascia costiera del Piceno è inserita secondo la legge n. 394/91 tra le aree marine di reperimento da destinarsi, qualora ne ricorrano le condizioni, ad aree marine protette. L’area presa in esame è compresa tra le foci dei fiumi Chienti e Salinello e si estende verso il largo fino a tre miglia dalla costa (attuale limite per l’attività della pesca a strascico), con una superficie complessiva di circa 300 Kmq.
Il 6 Luglio 1998, quattordici enti locali (le Province di Ascoli Piceno e Teramo, i Comuni di Fermo, Porto Sant’Elpidio, Porto San Giorgio, Altidona, Pedaso, Campofilone, Massignano, Cupramarittima, Grottammare, San Benedetto del Tronto, Martinsicuro, Alba Adriatica, costituitisi in Comitato Istituzionale Promotore) hanno siglato un accordo di programma per l’attuazione e la promozione di programmi ed iniziative volte alla realizzazione dell’ “Area Marina del Piceno”.

La proposta dell’Area marina del Piceno ha come obiettivi:
-la conservazione di specie animali o vegetali, di associazioni vegetali o forestali, di singolarità biologiche, di valori scenici, di processi naturali di equilibri idraulici e idrogeologici, di equilibri economici;
-l’applicazione di metodi di gestione o di restauro ambientale idonei a realizzare una integrazione tra uomo ed ambiente naturale anche tramite la salvaguardia dei valori antropologici, archeologici, storici ed architettonici e delle attività umane;
-la promozione di attività di educazione, di formazione e di ricerca scientifica, anche interdisciplinare, nonché di attività ricreative compatibili;
-la difesa e ricostruzione degli equilibri idraulici e idrogeologici;
-la promozione della valorizzazione e della sperimentazione di attività produttive compatibili.

*fonte: Archivio Provincia di Ascoli Piceno.