Nel corso di una conferenza, è stata presentata la lista della Lega Nord, composta da 26 candidati tra i quali spiccano il nome di Stefano Gaetani, coordinatore comunale e Presidente Regionale Lega Nord e Pietro Infriccioli, coordinatore provinciale.
A Stefano Gaetani abbiamo posto alcuni quesiti.

Come vede questa tornata elettorale? 

È una tornata elettorale che rappresenta un po’ un bivio per la città di San Benedetto. Ci troviamo a votare per quattro candidati sindaci dei quali tre che si sono autocandidati e uno, quello che rappresenta la nostra coalizione, Edio Costantini - sostenuto da UDC, AN, Lega Nord e da una Lista Civica frutto di una fusione di più civiche che si ritrovavano con il centro destra - la cui scelta viene da un tavolo di concertazione nato per trovare l’uomo, che avrebbe potuto dare una svolta alla città di San Benedetto . Edio Costantini incarna un nuovo modo di fare politica e crediamo che per quello che rappresenta a livello nazionale, sia la persona giusta per  rimettere insieme tante situazioni del mondo civile che a San Benedetto.

 

Quale il ruolo della Lega Nord all’interno della coalizione? 

Quello della Lega Nord, è innanzitutto un ruolo di controllo sull’operato dell’amministrazione come abbiamo fatto nella passata amministrazione. In secondo luogo, visto che la  Lega Nord,  più che un partito, è un movimento, è quello di sostenere il mondo civile, il mondo dell’associazionismo per ridare forza ed importanza a tutti i cittadini di San Benedetto che operano nell’anonimato.  A questi, va data una grossa riconoscenza, sia in termini di importanza, sia in termini di strutture per accogliere queste associazioni. Va da sé la battaglia che abbiamo fatto e che mi ha visto presidente di un gruppo nutrito di persone del paese Alto e del Ponterotto contro la dismissione delle scuole. Scuole,  che per noi che vediamo la politica come servizio, sono dei posti di aggregazione che servono alla città di San Benedetto.

 

La politica a servizio del cittadino. Quali le proposte concrete per il rilancio di San Benedetto: cosa è stato fatto e cosa deve essere ancora fatto? 

La prima proposta è quella di fare in modo che i sambenedettesi si riapproprino della propria città. Una proposta è quella di fare consigli comunali aperti .Per noi è molto importante il coinvolgimento dei comitati di quartiere. All’interno del programma del centro destra, la Lega Nord ha voluto inserire un punto ben chiaro sui comitati di quartiere. Oltre a riconoscerli a differenza di altri, pretendiamo che venga messo un consigliere aggiunto in Consiglio comunale scelto tra i presidenti dei comitati di quartiere. È ovvio che l’elezione dei comitati di quartieri va rivista; va fatta per tutti lo stesso giorno, va fatta a cura dell’amministrazione comunale in modo tale che vengano forniti tutti gli strumenti necessari per un’elezione ma a differenza della provincia che ha un consigliere aggiunto come esponente degli extracomunitari, noi riteniamo che la città di San Benedetto, abbia diritto ad un consigliere aggiunto preso tra i Presidenti dei vari comitati. Questo è un modo per iniziare a far capire che noi vogliamo far si che i sambenedettesi si riapproprino della loro città per poi arrivare ad un discorso condiviso sul piano regolatore, sulle scelte più importanti per la città che hanno ripercussioni ad esempio sul turismo e sul commercio che in questi ultimi anni, ha visto San Benedetto abbandonata a se stessa, in balia della grossa distribuzione.

 

Perché l’elettore dovrebbe votarla ? 

Per quanto mi riguarda l’ importante è che l’ elettore voti Lega Nord, non necessariamente Stefano Gaetani. Il nostro non è un movimento fatto di personalismi, il nostro è un gruppo al quale crediamo fermamente. Per noi non esiste la politica fatta da singoli. Non mi vedrete mai coinvolto in un dibattito a chiedere un voto per me. Quello che chiedo è il voto per la lista , Lega Nord, composta da un gruppo di amici, di persone che credono sul valore dell’individuo, dell’associazionismo, della famiglia che sono i pilastri sui quali abbiamo basato questo nuovo modo di fare politica. Vogliamo evitare le polemiche, vogliamo che il cittadino sia messo in primo piano rispetto a tutto quello che succede sulla città di San Benedetto. Nessuno di noi verrà   mai ad un incontro, ad una tribuna politica per chiedere il voto per se stesso. Questo è fondamentale: è una regola che ci siamo dati, condivisa da tutti e siccome credo che chi sta a capo è il primo che deve dare l’esempio, io sono in questo senso l’esempio lampante…