In una campagna elettorale sottotono, in cui i candidati sindaci e le rispettive coalizioni si studiano ma non si “mordono”, qualcuno ha rotto gli indugi e dopo nove mesi ed oltre che non rilasciava dichiarazioni, lo ha fatto in esclusiva per il quotidiano.it, dando un po’di colorito e non esitando a mettere sulla graticola sia il candidato del centro- sinistra Giovanni Gaspari , sia l’ex sindaco Martinelli, candidato per FI.

Stiamo parlando di Giorgio De Vecchis, laureato in Economia e Commercio, consigliere comunale di AN e presidente del Consiglio Comunale nella passata giunta Martinelli. Insieme a Benito Rossi  sempre di AN,  è ritenuto una figura determinante per la caduta del sindaco Martinelli.

 

È una tornata elettorale nuova, diversa per la non concomitanza con le politiche, per il fatto che il centro destra per certi versi va diviso, con una sinistra dove non vedo nessuna novità. Una sinistra dove a presentare la lista c’era Perazzoli, con Giovanni Gaspari candidato sindaco, delfino di Perazzoli, di cui ho stima ma  che è incastonato in un sistema in cui difficilmente potrà governare e sicuramente sarà governato e con il candidato di punta che è la moglie di Perazzoli.

Morale della favola: a San Benedetto comanda Agostini di Offida e questo a noi dispiace perché anche se siamo di destra avremmo gradito che anche la sinistra evolvesse cosa che a prescindere dal trucco che hanno rifatto per qualche mancata candidatura, non è assolutamente avvenuta, perché i soggetti che governano la sinistra a San Benedetto, sono sempre gli stessi

 

È stata una scelta quella di non parlare con i giornali perché ad un certo punto mi sono accorto che soprattutto i quotidiani, davano più fiato a chi si presumeva fosse l’uomo di potere. La miglior difesa era silenzio per non alimentare ulteriormente chiacchiere superflue. Abbiamo sempre lavorato sui fatti e abbiamo espresso  le nostre posizioni sui fatti. Noi veniamo dall’amministrazione uscente, stavamo in maggioranza. L’ex sindaco Martinelli, rivendica di aver realizzato tutte le opere a San Benedetto, cosa che invece è stata fatta da tutto il centro destra  e lo dimostra il fatto che una parte del centro destra ha impedito tanti misfatti a San Benedetto: caffè dell’arte nella Palazzina Azzurra, vicenda del supermercato in zona ex Cinema Pomponi. Abbiamo combattuto contro la privatizzazione delle spiagge libere, a favore dei commercianti sull’imput dello stesso sindaco per difenderne i diritti di apertura come previsto dalla legge dello stato. Abbiamo voluto rimarcare l’indirizzo del consiglio comunale nella questione delle scuole Paese Alto e Ponterotto, abbiamo voluto avere chiarezza sul piano regolatore perché la nostra è sempre stata una battaglia per la democrazia, per la partecipazione, per la legalità…

 

I fatti  dicono che se uno si dimette, a meno che non dimostra che è stato costretto alle dimissioni, perché gli puntavano la pistola addosso, si è autoescluso.  Martinelli ha deciso autonomamente di tornare a casa . L’ex sindaco pensa che la democrazia è quella dell’uomo solo al comando e ha pensato che i partiti fossero cose da distruggere o da asservire ai suoi comodi. Si definisce uomo della società civile e parla male dei politici professionisti a sua detta come se noi fossimo professionisti della politica, quando chi ha preso lo stipendio più alto nello scorso mandato è stato sicuramente lui. Critica la sinistra perché dice che fa clientelismo. Lui non ha fatto clientelismo per i partiti ma lo ha fatto per se come dimostrano gli uomini  che gli stanno attorno.

Ritengo che la visione di Martinelli sia veramente deleteria per la democrazia, per la città e soprattutto per i partiti e l’esercizio della democrazia

 

Anche in un eventuale ballottaggio – questo è il mio pensiero personale – la coerenza non cambia. Penso che non debbano presi in giro i cittadini riproponendo una maggioranza dello stesso tipo. Ritengo comunque che il problema sia più per gli elettori di FI perché sono convinto guardando il valore delle liste che se ci sarà un ballottaggio, questo sarà sicuramente tra Costantini e Gaspari. Vedremo quello che succede in FI che abbiamo tentato fino alla fine di far rientrare nella CDL scoprendo amaramente che il primo partito italiano, a San Benedetto è sotto il controllo di forze che si dichiarano esterne, forze della cosiddetta società civile

 

Non sono convinto di questo. Martinelli è un candidato, l’elettorato è un’altra cosa. Non è che chi vota Martinelli se è di centro destra al ballottaggio vota centro sinistra o non va a votare. I voti di quegli elettori dovrebbero confluire comunque dalla parte dello schieramento di centro destra.

L’ ideologia è una cosa l’apparentamento con determinati soggetti è un’altra e totalmente da evitare.

Penso che nei 4 anni e mezzo che abbiamo governato abbiamo dimostrato per lo meno come consiglio comunale di agire con la diligenza del buon padre di famiglia che ci ha permesso di aumentare l’erogazione di servizi senza chiedere soldi in più ai cittadini, di realizzare opere importanti e siamo stati in grado di impedire che venissero commesse delle illegalità o dei misfatti politici. La base è la democrazia la partecipazione e rispetto della legalità. Quello che abbiamo fatto è semplicemente da portare avanti: c’è da portare a temine il lungomare e valorizzare i quartieri periferici che hanno zone estremamente degradate. Ritengo che poiché i cittadini di quei quartieri pagano le tasse come tutti i cittadini, debbano vivere in zone dignitose. 

 

Per la coerenza , per il coraggio delle mie idee, per il rispetto della legalità, per il volere il bene della città inteso come partecipazione , rispetto delle leggi . Noi abbiamo difeso i comitati di quartiere perché riteniamo siano una risorsa a cuoi dare spazio e  che deve tutelata.