Benessere delle popolazioni locali, crescita del sistema pesca, conservazione degli ecosistemi mediterranei. Queste le tre azioni che in sinergia possono risollevare le sorti della pesca italiana. Il WWF Italia come ogni anno ha partecipato con un suo stand alla 66° Fiera Internazionale della pesca di Ancona portando così in suo contributo di ricerca e progetti al centro del mondo della pesca.

“Bisogna andare –spiega Michele Candotti, Segretario Generale del WWF Italia- alla radice delle cose. Gli ecosistemi marini sono minacciati, sovrasfruttati e degradati e il benessere delle popolazioni, la cui sopravvivenza dipende dal mare, è fortemente compromesso. Non si può perciò prescindere da una politica di conservazione se si vuole ottenere una gestione della pesca sostenibile nel tempo. E’ questa la ricetta che propone il WWF mettendo al centro l’ambiente e le esigenze delle comunità locali”.

La Fiera di Ancona rappresenta un importante momento per condividere e rafforzare tra gli addetti ai lavori questo messaggio, inoltre la presenza delle istituzioni permette un confronto e uno scambio completo ed efficace. “Il WWF accoglie con favore le parole del nuovo sottosegretario Guido Tampieri che hanno riconosciuto l’importanza della protezione dell’ambiente per lo sviluppo sostenibile della pesca. Soltanto mantenendo una posizione comune e dando sostegno ai pescatori si può ottenere un reale sviluppo di questo comparto”.

In occasione della Fiera Internazionale della Pesca di Ancona il WWF Italia ha presentato il progetto che ha vinto il premio internazionale per la pesca sostenibile, un’idea vincente perché sposa due concetti: conservazione delle specie marine e vantaggio economico per l’operatore.