Uno Sportello sociale di ascolto a Macerata
| Uno Sportello sociale di ascolto, gestito interamente da volontari, che informa lanziano sui servizi di assistenza.
E’ quello attivato, in via sperimentale, a Civitanova Marche dal Centro sociale ricreativo-culturale per anziani, la cui nuova sede è in via Carnia (vicino alla caserma dei Carabinieri).
E’ frutto di un progetto dell’associazione Ancescao, co-finanziato dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali: in tutt’Italia ne sono stati avviati soltanto 7. Civitanova Marche ha iniziato l’esperienza al pari di realtà “metropolitane” come Roma, Firenze, Bologna o Palermo. La Provincia di Macerata guarda con particolare attenzione a questa iniziativa perché rappresenta una delle cosiddette “buone pratiche” da mettere in rete, su scala provinciale, per realizzare il progetto del “118 sociale”, al quale sta lavorando assieme agli Ambiti territoriali, agli enti locali, alle istituzioni e proprio al mondo del volontariato.
Un aspetto messo in evidenza dal presidente Giulio Silenzi e dall’assessore alle Politiche sociali, Alessandro Savi, intervenuti al convegno organizzato dal Centro sociale per fare il punto sulla sperimentazione dello Sportello informativo, che orienta – appunto – anziani, familiari e persone in difficoltà sull’accesso ai servizi e alla risorse d’aiuto presenti a Civitanova e nell’hinterland.
Il progetto della Provincia, come noto, consiste nel creare una sinergia fra tutte le diverse attività di segretariato sociale e i servizi erogati sul territorio a favore della popolazione anziana.
“Il ‘118 sociale’ è un progetto importante che ci impegna molto – ha spiegato Silenzi – perché vogliamo partire con una rete di servizi che funzioni davvero e che coinvolga tutti i soggetti attivi in questo settore, a cominciare dai Comuni.
Nella nuova Sala operativa della protezione civile è stata predisposta la postazione di un ‘call-center’ in cui saranno presenti giovani che stiamo appositamente formando. Sarà il ‘motore’ dell’intera macchina del 118 sociale”.
Oltre a sperimentare lo “Sportello” l’Ancescao recita un ruolo molto importante nell’ambito del progetto provinciale anche per un altro motivo: “La collaborazione fra il nostro Ente – ha sottolineato l’assessore Savi – e l’associazione dei Centri sociali è stata decisiva per l’approvazione, da parte della Presidenza del Consiglio dei ministri, del progetto avanzato dalla Provincia per l’utilizzo di 50 volontari del servizio civile nel costituendo ‘118 sociale’.
E’ frutto di un progetto dell’associazione Ancescao, co-finanziato dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali: in tutt’Italia ne sono stati avviati soltanto 7. Civitanova Marche ha iniziato l’esperienza al pari di realtà “metropolitane” come Roma, Firenze, Bologna o Palermo. La Provincia di Macerata guarda con particolare attenzione a questa iniziativa perché rappresenta una delle cosiddette “buone pratiche” da mettere in rete, su scala provinciale, per realizzare il progetto del “118 sociale”, al quale sta lavorando assieme agli Ambiti territoriali, agli enti locali, alle istituzioni e proprio al mondo del volontariato.
Un aspetto messo in evidenza dal presidente Giulio Silenzi e dall’assessore alle Politiche sociali, Alessandro Savi, intervenuti al convegno organizzato dal Centro sociale per fare il punto sulla sperimentazione dello Sportello informativo, che orienta – appunto – anziani, familiari e persone in difficoltà sull’accesso ai servizi e alla risorse d’aiuto presenti a Civitanova e nell’hinterland.
Il progetto della Provincia, come noto, consiste nel creare una sinergia fra tutte le diverse attività di segretariato sociale e i servizi erogati sul territorio a favore della popolazione anziana.
“Il ‘118 sociale’ è un progetto importante che ci impegna molto – ha spiegato Silenzi – perché vogliamo partire con una rete di servizi che funzioni davvero e che coinvolga tutti i soggetti attivi in questo settore, a cominciare dai Comuni.
Nella nuova Sala operativa della protezione civile è stata predisposta la postazione di un ‘call-center’ in cui saranno presenti giovani che stiamo appositamente formando. Sarà il ‘motore’ dell’intera macchina del 118 sociale”.
Oltre a sperimentare lo “Sportello” l’Ancescao recita un ruolo molto importante nell’ambito del progetto provinciale anche per un altro motivo: “La collaborazione fra il nostro Ente – ha sottolineato l’assessore Savi – e l’associazione dei Centri sociali è stata decisiva per l’approvazione, da parte della Presidenza del Consiglio dei ministri, del progetto avanzato dalla Provincia per l’utilizzo di 50 volontari del servizio civile nel costituendo ‘118 sociale’.
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29/05/2006
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