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Il lungo lunedì fermano: dallo scrutinio alla festa

Fermo | Fin dalle prime battute evidente il vantaggio di Di Ruscio, a tratti sembrava sfiorarsi il 60%; la gioia del centrodestra e le reazioni al quartier generale di viale Trento

di Pierpaolo Pierleoni


Tanta attesa, dibattiti, comunicati di fuoco, accuse, critiche, duelli tra candidati sindaci e diverse coalizioni. Tanta corsa nelle ultime settimane. Finalmente poi, alle 15, l’inizio dello spoglio delle schede, ed il responso dei fermani che si avvicina. Domenica, entrambi i candidati sindaci si dicevano soddisfatti e fiduciosi. In realtà, sembra che già da ieri alcuni exit poll indicassero una netta affermazione per il primo cittadino uscente Saturnino Di Ruscio.

“Il sindaco è tranquillo, non sembra affatto preoccupato” dicono alcuni della sua squadra nel primo pomeriggio, quando iniziano ad essere scrutinate le prime schede. Inizialmente sembra esserci equilibrio, ma la situazione dura poco, poi la tendenza inizia a palesarsi in modo abbastanza nitido.

Di Ruscio è effettivamente davanti, alla sezione 1 si precede a passo spedito ed il sindaco uscente consolida subito un discreto vantaggio. La vicina sezione 2 è in netto ritardo, procede ad un ritmo lentissimo ed è difficile comprendere qualche risultato. Si passa a viale Trento, una delle sedi cruciali, con le sue cinque sezioni elettorali.

Di Ruscio è in vantaggio, nei volti degli esponenti di centrosinistra, come i diessini Adriana Compieta e Luigi Montanini, sembra trasparire un po’ di delusione. Sempre più sicuri invece quelli di centrodestra, il commissario provinciale di An Franca Romagnoli sorride. Il vantaggio di Di Ruscio pare solido, per scoprire se sia solo un momento d3estinato a riequilibrarsi serve la prova del nove. Può esserlo la sezione 26, quella di Molini Girola, storicamente rossa. E lì, la vittoria del sindaco uscente sembra assumere concretezza.

Buondonno è in vantaggio, ma decisamente contenuto per un seggio che da sempre rappresenta una roccaforte della sinistra. Di Ruscio segue infatti a un’incollatura. E’ un segnale chiaro, Fermo resterà al centrodestra, a scanso di clamorose sorprese. I dubbi spariscono del tutto nei seggi in centro, poco sopra la rotonda di San Giuliano.

Qui i volti dei rappresentanti di lista dell’Unione sono ancora più eloquenti, mentr l’assessore all’urbanistica uscente, Andrea Maccarelli, garantisce che il vantaggio è al di sopra di ogni aspettativa. In aula multimediale, la sede aperta a tutti i cittadini con i risultati in tempo reale, non arriva ancora nulla, per averli serve che qualche sezione venga completata, ma ci vorrà ancora un po’. Il primo seggio ad arrivare è quello dei ricoverati. Poche decine di voti soltanto, Di Ruscio è in vantaggio anche lì. Arrivano voci, a Marina Parmense lo spoglio sarebbe stato completato. Il responso non cambia, Buondonno è sotto, in modo abbastanza netto.

Al quartier generale di Saturnino Di Ruscio, in viale Trento, l’entusiasmo è in crescita. Si attendono numeri ufficiali per esultare ma è difficile avere dubbi sul prossimo sindaco di Fermo. In una stanza affollatissima i componenti dell’ufficio elettorale, quasi tutti giovani, telefonano ad un ritmo frenetico ai rappresentanti di lista in ciascuna delle 37 sezioni. In alcune lo scrutinio è già stato ultimato. Non si sa ancora molto sulle preferenze di lista, ma la tendenza verso il centrodestra è chiara. Solo in poche sezioni Buondonno la spunta. Girola, Tirassegno,una in viale Trento. Poche per sperare.

Nella stanza accanto, le serrande abbassate, nella penombra, tranquillo davanti al computer, il telefonino infuocato che squilla almeno una volta al minuto, c’è quello che si profila come il trionfatore del 29 maggio, il vecchio e nuovo sindaco della città. Sorride a tutti, tante le visite e gli abbracci. “Hai vinto” gli dice qualcuno. “No, no, aspettiamo, stiamo calmi” risponde lui. “Allora, come va, di quanto sei avanti?” gli domanda una signora appena arrivata. “Non so niente, stanno lavorando nella stanza di là, ogni tanto vengono ad aggiornarmi”.

Ma la situazione è ampiamente sotto controllo, tant’è che quando qualcuno gli chiede se sia nervoso, risponde con una risata: “Nervoso? Macché, se avessi un letto sai che dormita…” D’altronde, a rassicurarlo sono i dati che arrivano da alcune roccaforti rosse, come Montone e Girola. Nel primo vince il centrodestra, nel secondo è avanti Buondonno di un’incollatura. “Lì si è lavorato molto bene – commenta Nino – sono contento”. Al sindaco scappa una risata quando arrivano i risultati di una sezione a Lido di Fermo: “Di Ruscio 480, Buondonno 280” legge un ragazzo arrivato dalla stanza accanto. Una mazzata per i sogni dell’Unione di riconquistare la città. I minuti passano ed i risultati vanno assumendo una piega definitiva.

A 12.000 voti Di Ruscio sarà a tutti gli effetti confermato sindaco. Intorno alle 19 si supera quota 11.000, ancora i risultati di tre o quattro e sezioni e sarà fatta. La sede si fa sempre più piccola per accogliere tutti, candidati, amici, simpatizzanti, stampa. C’è quasi tutta la Giunta uscente, l’assessore Michele Rastelli, Adrea Zaccarelli, Maria Antonietta Di Felice, Maurizio Scendoni, Mario Iommi, arriva anche Fabrizio Emiliani, non manca il segretario di Forza Italia Elvazio Capriotti, come il consigliere di An Edgardo Romagnoli.

Arrivano anche colleghi dai comuni vicini, gli assessori di Sant’Elpidio a Mare Gionata Calcinari e Antonio Santori, Mauro Lucentini da Montegranaro, Maria Diana Fioretti da Porto San Giorgio. Passano le 19, arriva l’ultimo aggiornamento: 12.117 voti contro i 9.400 di Buondonno, è fatta. Ancora qualche minuto, poi tutti fuori, esce il sindaco vecchio e nuovo, sorride, accolto da uno scrocsciante applauso. Non dice nulla, fuori dalla sede è una selva di abbracci e grida, spunta una bottiglia di spumante, gliela versano addosso, Nino tenta di scappare ma la camicia è inzuppata. Fuori iniziano alcuni cori scherzosi contro Buondonno ed il centrosinistra, qualcuno prende centinaia di volantini fac simile delle schede elettorali e li getta in aria.

La festa è di tutti ma certo anche tra i vincitori c’è chi sorride di più e chi non esce dalle urne da trionfatore. I rappresentanti delle liste civiche esultano. Confermo Di Ruscio, nata appena un mese fa, raccoglie quasi il 13%, con 2.788 voti, bene anche Fermo Libera, che ne prende 1.840. “Insieme siamo al 21%, il movimento civico è primo partito a Fermo” nota qualcuno. Ma il primo partito a tutti gli effetti è Forza Italia col 19.62%: Emiliani e la Di Felice sorridono, un risultato importante per un partito uscito con un risultato modesto dalle politiche. Sorridono meno quelli di An.

L’assessore Zaccarelli non ha il volto di chi ha appena vinto le elezioni, il consigliere Edgardo Romagnoli sembra invece più sereno. L’8.51% delle preferenze è un risultato in ogni caso modesto per il partito, forse serviva una campagna elettorale più determinata, più a tappeto. Ma i giornoi delle riflessioni arriveranno presto. E’ l’ora della festa. Di Ruscio va a cambiarsi, la sede di viale Trento man mano si sgombra. Tutti pronti ad invadere Piazza del Popolo. L’inizio di un altro quinquennio.

30/05/2006





        
  



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