Raci 2006 : operatori e pubblico attesi a Villa Potenza
| VILLA POTENZA - Cerimonia inaugurale giovedi 1 giugno alle ore 17. Presenti oltre 300 espositori
Tutto è pronto al Centro Fiere di Villa Potenza di Macerata per accogliere gli oltre trecento espositori (di cui più di cento allevatori) presenti alla 22^ edizione della Rassegna Agricola del Centro Italia (RACI) che si apre domani, giovedì 1 giugno. La cerimonia inaugurale è prevista alle ore 17 con l’intervento del presidente della Provincia, Giulio Silenzi e del vice presidente della Regione Marche, Luciano Agostini.
Al tradizionale “taglio del nastro” interverranno altre numerose autorità regionali e locali, tra cui il sindaco Giorgio Meschini ed inoltre il presidente dell’Ente Fieristico regionale, Dante Merologhi con il presidente dell’Associazione Allevatori, Gianluca Ceresani, i due enti che organizzano la rassegna insieme alla Provincia di Macerata. A questa 22^ edizione della Raci hanno contribuito la Regione Marche, la Camera di Commercio ed il Comune di Macerata, la Banca delle Marche. La rassegna si avvale del patrocinio del Ministero per le Politiche agricole e forestali, dell’Unione Province Marchigiane (Upi Marche) e dell’Unioncamere.
Alla cerimonia inaugurale farà seguito (ore 18,30) il primo dei numerosi appuntamenti in calendario durante i quattro giorni in cui quest’anno si articola la manifestazione fieristica: è la presentazione del volume edito dall’assessorato regionale all’agricoltura “I prodotti tradizionali nella regione Marche”. Partecipano gli assessori all’agricoltura della Regione, Paolo Petrini, e delle Provincia di Macerata, Luigi Carlocchia, insieme all’autore dei testi, Ferruccio Luciani, ed ai curatori dell’opera, Luana Spernanzoni e Leonardo Valenti.
Oltre ad un nuova veste grafica identificabile già all’esterno del Centro Fiere, il visitatore della Raci, già appena varcato l’ingresso, incontrerà una delle numerose novità di quest’anno. Si tratta dell’Info-point, per tutti i quattro giorni della rassegna funzionante all’interno dell’area espositiva. Il punto informativo viene gestito in collaborazione con i Carabinieri del Gruppo NAS. Il personale civile e militare presente offrirà agli operatori ed ai visitatori della Raci informazioni di vario genere, compresa la prevenzione delle frodi. Analoga attività di informazione verrà garantita dalle Associazioni di categoria agricole nei rispettivi stand.
La Raci, quest’anno ampliata nella durata e nei contenuti, abbraccia tutti i settori dell’agricoltura e del mondo rurale in genere. I circa 15 mila metri quadrati del centro espositivo sono stati suddivisi in nove settori. Il più esteso è quello zootecnico, con circa 500 animali esposti, tra bovini, ovini, suini ed equini, portati in mostra anche da allevatori di altre regioni. La zootecnica trova tradizionalmente nella manifestazione maceratese la sua vetrina più prestigiosa e al suo interno la razza bovina marchigiana occupa un posto di rilievo. Fiore all’occhiello nella produzione delle carne (di grande qualità dal punto di vista organolettico), la razza “Marchigiana” in questi anni è molto cresciuta qualitativamente, facendosi apprezzare in Italia ed all’estero.
La provincia di Macerata vanta la presenza più significativa di questa razza, che in tutte le Marche conta oltre 23 mila capi, suddivisi in circa 1.200 allevamenti. Un’azione importante e fondamentale per migliorare continuamente la qualità viene svolta dal Centro di fecondazione artificiale di Macerata, impegnato a selezionare il seme del bovino marchigiano esportato in tutto il mondo, soprattutto in America Latina.
Nel suo saluto ad espositori e pubblico, anche il presidente della Provincia, Giulio Silenzi, sottolinea come la Raci sia diventata “un appuntamento di valorizzazione dell’agricoltura, riconosciuto ed apprezzato da tutti gli operatori del settore”. E anche se da un lato essa ha visto crescere la sua influenza nel settore zootecnico, “la RACI - ricorda Silenzi – è diventata nel tempo una mostra agricola che oggi si interessa di tutti i settori dell’economia rurale ed è estremamente attenta alle novità ed alla evoluzione della agricoltura moderna. In questo senso la Rassegna intende porsi anche come strumento di valorizzazione di settori un tempo ritenuti marginali, ma che oggi rappresentano nuove ed importanti opportunità per le moderne aziende agrarie, come la commercializzazione dei prodotti tipici, l’agriturismo e il turismo naturalistico.
Grande attenzione è posta alla qualità delle produzioni, non solo per la nuova considerazione che i consumatori le riservano, ma anche come garanzia della sicurezza alimentare, della tutela del territorio, dell’ambiente e dello stesso paesaggio agrario, un patrimonio peculiare ed irripetibile per la nostra provincia e per tutte le Marche.
Nella Raci – conclude nel suo messaggio di saluto il presidente Silenzi - trova conferma e sintesi la linea della politica agricola della Provincia di Macerata, che guarda con attenzione a tutti gli aspetti dell’agricoltura, con l’intento di valorizzare uno sviluppo economico rispettoso dell’ambiente e di sostenere tutti i soggetti in esso impegnati”.
Al tradizionale “taglio del nastro” interverranno altre numerose autorità regionali e locali, tra cui il sindaco Giorgio Meschini ed inoltre il presidente dell’Ente Fieristico regionale, Dante Merologhi con il presidente dell’Associazione Allevatori, Gianluca Ceresani, i due enti che organizzano la rassegna insieme alla Provincia di Macerata. A questa 22^ edizione della Raci hanno contribuito la Regione Marche, la Camera di Commercio ed il Comune di Macerata, la Banca delle Marche. La rassegna si avvale del patrocinio del Ministero per le Politiche agricole e forestali, dell’Unione Province Marchigiane (Upi Marche) e dell’Unioncamere.
Alla cerimonia inaugurale farà seguito (ore 18,30) il primo dei numerosi appuntamenti in calendario durante i quattro giorni in cui quest’anno si articola la manifestazione fieristica: è la presentazione del volume edito dall’assessorato regionale all’agricoltura “I prodotti tradizionali nella regione Marche”. Partecipano gli assessori all’agricoltura della Regione, Paolo Petrini, e delle Provincia di Macerata, Luigi Carlocchia, insieme all’autore dei testi, Ferruccio Luciani, ed ai curatori dell’opera, Luana Spernanzoni e Leonardo Valenti.
Oltre ad un nuova veste grafica identificabile già all’esterno del Centro Fiere, il visitatore della Raci, già appena varcato l’ingresso, incontrerà una delle numerose novità di quest’anno. Si tratta dell’Info-point, per tutti i quattro giorni della rassegna funzionante all’interno dell’area espositiva. Il punto informativo viene gestito in collaborazione con i Carabinieri del Gruppo NAS. Il personale civile e militare presente offrirà agli operatori ed ai visitatori della Raci informazioni di vario genere, compresa la prevenzione delle frodi. Analoga attività di informazione verrà garantita dalle Associazioni di categoria agricole nei rispettivi stand.
La Raci, quest’anno ampliata nella durata e nei contenuti, abbraccia tutti i settori dell’agricoltura e del mondo rurale in genere. I circa 15 mila metri quadrati del centro espositivo sono stati suddivisi in nove settori. Il più esteso è quello zootecnico, con circa 500 animali esposti, tra bovini, ovini, suini ed equini, portati in mostra anche da allevatori di altre regioni. La zootecnica trova tradizionalmente nella manifestazione maceratese la sua vetrina più prestigiosa e al suo interno la razza bovina marchigiana occupa un posto di rilievo. Fiore all’occhiello nella produzione delle carne (di grande qualità dal punto di vista organolettico), la razza “Marchigiana” in questi anni è molto cresciuta qualitativamente, facendosi apprezzare in Italia ed all’estero.
La provincia di Macerata vanta la presenza più significativa di questa razza, che in tutte le Marche conta oltre 23 mila capi, suddivisi in circa 1.200 allevamenti. Un’azione importante e fondamentale per migliorare continuamente la qualità viene svolta dal Centro di fecondazione artificiale di Macerata, impegnato a selezionare il seme del bovino marchigiano esportato in tutto il mondo, soprattutto in America Latina.
Nel suo saluto ad espositori e pubblico, anche il presidente della Provincia, Giulio Silenzi, sottolinea come la Raci sia diventata “un appuntamento di valorizzazione dell’agricoltura, riconosciuto ed apprezzato da tutti gli operatori del settore”. E anche se da un lato essa ha visto crescere la sua influenza nel settore zootecnico, “la RACI - ricorda Silenzi – è diventata nel tempo una mostra agricola che oggi si interessa di tutti i settori dell’economia rurale ed è estremamente attenta alle novità ed alla evoluzione della agricoltura moderna. In questo senso la Rassegna intende porsi anche come strumento di valorizzazione di settori un tempo ritenuti marginali, ma che oggi rappresentano nuove ed importanti opportunità per le moderne aziende agrarie, come la commercializzazione dei prodotti tipici, l’agriturismo e il turismo naturalistico.
Grande attenzione è posta alla qualità delle produzioni, non solo per la nuova considerazione che i consumatori le riservano, ma anche come garanzia della sicurezza alimentare, della tutela del territorio, dell’ambiente e dello stesso paesaggio agrario, un patrimonio peculiare ed irripetibile per la nostra provincia e per tutte le Marche.
Nella Raci – conclude nel suo messaggio di saluto il presidente Silenzi - trova conferma e sintesi la linea della politica agricola della Provincia di Macerata, che guarda con attenzione a tutti gli aspetti dell’agricoltura, con l’intento di valorizzare uno sviluppo economico rispettoso dell’ambiente e di sostenere tutti i soggetti in esso impegnati”.
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31/05/2006
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