La ripresa dell’economia delle Marche passa attraverso la ricerca di nuovi mercati. E’ la sfida dell’Internazionalizzazione, punto cardine dello sviluppo. Una sfida che nel nostro territorio si tinge anche di rosa. Dalle imprese del Fermano e del Piceno, infatti, arrivano forti segnali di un nuovo impulso allo sviluppo nell’ottica della globalizzazione. E arriva una forte e pressante richiesta al neoministro delle Politiche Comunitarie e del Commercio con l’estero, Emma Bonino: per quanto riguarda l’Internazionalizzazione delle imprese questa volta non si lascino indietro quelle “al femminile”.

E’ la Cna, Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa, a lanciare un appello al neoministro.

“Le Marche e le aziende gestite da imprenditrici hanno molte aspettative – spiega Giovanna Trisciani, presidente provinciale di Cna Impresa Donna – proprio guardando fuori dai confini nazionali. Quello che sta facendo la Cna è di analizzare le tendenze del mercato e riflettere sulle prospettive di crescita. Vogliamo vedere se è possibile sostenere le imprese femminili nella conquista di questo importante segmento di mercato. Chiediamo al Governo che ci sostenga in questa azion”.

D’altra parte i dati sull’imprenditoria femminile, nelle Marche come nel resto d’Italia, parlano chiaro. Secondo i dati elaborati dal Censis, negli ultimi due anni le imprese femminili sono cresciute del 3,8 per cento, a fronte di un incremento del 2 per cento di quelle maschili. Per un totale di oltre un milione e 200mila aziende guidate da donne.

“Avere una sponda dal Governo è per noi elemento fondamentale”, precisa Giovanna Trisciani che, oltre a ricoprire l’incarico di presidente dell’associazione Impresa Donna in Cna, guida un’azienda, nella città di Amandola, che opera nel settore elettrico e che, fra le sue caratteristiche principali ha quella di avere oltre 15 dipendenti tutte donne. “Si può partire da subito con la Fiera della Pmi di Canton e con il mese di “Italianità” di Città del Messico – è il commento di Orietta Baldelli, coordinatrice provinciale della Cna – L’internazionalizzazione è elemento fondamentale di crescita. Noi chiediamo attenzione, più attenzione del solito, nei confronti delle imprese femminili che, essendo in media meno capitalizzate di quelle guidate da uomini, hanno bisogno di maggiore sostegno pubblico”.

“Chiediamo questo – conclude Orietta Baldelli - perché nel nostro territorio, oltre alla caratterizzazione di qualità delle produzioni, ottimo biglietto da visita per l’estero, c’è anche una grande vitalità dell’imprenditoria femminile. Come Cna, a livello romano, stiamo seguendo con grande attenzione l’azione del ministro Bonino che sappiamo essere particolarmente sensibile a questi argomenti. Confidiamo che al più presto arrivino interventi. a sostegno della nostra imprenditoria che vuole proporsi fuori dai confini nazionali. Interventi che chiediamo da anni e che ora speriamo possano finalmente concretizzarsi”.