Convegno La nuova disciplina dei pubblici esercizi nella regione Marche
| ANCONA - Agostini: I comuni avranno una funzione centrale per il commercio
“Realizzare un incontro con gli operatori è molto importante perché è un momento di confronto sull’applicazione dei regolamenti attuativi della legge recentemente approvata dal Consiglio regionale in materia di commercio. Questa legge è il simbolo della potestà delle Regioni di poter legiferare e organizzare sul territorio la somministrazione di alimenti e bevande al pubblico.Altro principio innovativo della legge è quello della funzione centrale e strategica ricoperta dai Comuni attraverso lo strumento della programmazione che ben si adatta alle realtà locali marchigiane”.
Lo ha sottolineato il vice presidente della Regione Marche, Luciano Agostini, in apertura del seminario, svoltosi a Grottammare, dal titolo “La nuova disciplina dei pubblici esercizi nella regione Marche”.
La strada da percorrere, secondo Agostini, è quella però di “creare un coordinamento forte con tutte le altre Regioni d’Italia attraverso la realizzazione di una cabina di regia.”, tenendo conto, pur nella differenziazione, delle esigenze complessive del settore.
Il seminario è stato un vero e proprio appuntamento in cui fare il punto della situazione sugli aspetti tecnici, giuridici e politici di tematiche che riguardano il settore distributivo. Un utile confronto per aprire prospettive sulle evoluzioni del commercio e sul ruolo che questo potrà avere nel rilancio del sistema economico dei comuni marchigiani.
Infatti, la programmazione dello sviluppo della rete di esercizi adibiti alla somministrazione di alimenti e bevande e del rilascio delle nuove autorizzazioni, si realizza sulla base di criteri che ogni Comune potrà definire in piena autonomia. I Comuni potranno fissare criteri anche diversi tra loro, nell’ambito di uno stesso territorio comunale in cui coesistano realtà diverse (per esempio, è il caso dei numerosi centri storici siti in collina, nei Comuni con frazioni popolose ed in fase di sviluppo a valle).
Tra gli obiettivi della programmazione comunale:l’evoluzione e l’innovazione della rete dei pubblici esercizi, la promozione della qualità del lavoro e la formazione professionale degli operatori e dei dipendenti. Inoltre, la libera concorrenza e la libertà d'impresa, potranno realizzare le migliori condizioni dei prezzi, la maggiore efficienza ed efficacia della rete distributiva, la tutela dei consumatori, la sicurezza, la corretta informazione dei prodotti, la valorizzazione della attività di somministrazione per favorire e promuovere la qualità sociale delle città, del territorio e del turismo. Altra importante novità stabilita dalla legge regionale è quella di aver fatto scomparire le diverse categorie commerciali costituendo un'unica tipologia che comprende anche la somministrazione al pubblico di alimenti e bevande.
Lo ha sottolineato il vice presidente della Regione Marche, Luciano Agostini, in apertura del seminario, svoltosi a Grottammare, dal titolo “La nuova disciplina dei pubblici esercizi nella regione Marche”.
La strada da percorrere, secondo Agostini, è quella però di “creare un coordinamento forte con tutte le altre Regioni d’Italia attraverso la realizzazione di una cabina di regia.”, tenendo conto, pur nella differenziazione, delle esigenze complessive del settore.
Il seminario è stato un vero e proprio appuntamento in cui fare il punto della situazione sugli aspetti tecnici, giuridici e politici di tematiche che riguardano il settore distributivo. Un utile confronto per aprire prospettive sulle evoluzioni del commercio e sul ruolo che questo potrà avere nel rilancio del sistema economico dei comuni marchigiani.
Infatti, la programmazione dello sviluppo della rete di esercizi adibiti alla somministrazione di alimenti e bevande e del rilascio delle nuove autorizzazioni, si realizza sulla base di criteri che ogni Comune potrà definire in piena autonomia. I Comuni potranno fissare criteri anche diversi tra loro, nell’ambito di uno stesso territorio comunale in cui coesistano realtà diverse (per esempio, è il caso dei numerosi centri storici siti in collina, nei Comuni con frazioni popolose ed in fase di sviluppo a valle).
Tra gli obiettivi della programmazione comunale:l’evoluzione e l’innovazione della rete dei pubblici esercizi, la promozione della qualità del lavoro e la formazione professionale degli operatori e dei dipendenti. Inoltre, la libera concorrenza e la libertà d'impresa, potranno realizzare le migliori condizioni dei prezzi, la maggiore efficienza ed efficacia della rete distributiva, la tutela dei consumatori, la sicurezza, la corretta informazione dei prodotti, la valorizzazione della attività di somministrazione per favorire e promuovere la qualità sociale delle città, del territorio e del turismo. Altra importante novità stabilita dalla legge regionale è quella di aver fatto scomparire le diverse categorie commerciali costituendo un'unica tipologia che comprende anche la somministrazione al pubblico di alimenti e bevande.
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08/06/2006
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