Festival Ferrè, l'araba fenice rinasce più brillante e preziosa culturalmente
San Benedetto del Tronto | Nonstante i bilanci comunali in rosso, grazie al sostanzioso aiuto della Provincia e del Comune di Offida, la manifestazione dedicata a Leo Ferrè si terrà la prossima settimana. Stamattina la conferenza stampa in Comune.
di Eleonora Camaioni
Uno scatto della Conferenza Stampa
Ormai alle sue ultime battute, non si farà, nessun capitolo di bilancio comunale destinato al Festival Ferrè, un’eccellenza non valorizzata adeguatamente. Queste le voci che fino a pochi mesi fa si rincorrevano tra l’opinione pubblica, questi i titoli che riempivano i giornali riguardo l’edizione 2006 della manifestazione promossa dal Centro Culturale “Leo Ferrè”.
Neppure l’entusiasmo vulcanico dello storico Direttore Artistico Giuseppe Gennari, coadiuvato dai collaboratori Maurizio Silvestri e Sandra Melosso, sembrava riuscire a convincere che un anno senza il Ferrè avrebbe lasciato San Benedetto senza quel ‘quid’ cultural-musicale che da dodici anni si era ritagliato il suo posto nel periodo pre-estivo e ha permesso l’accesso in Riviera a grandi nomi della musica internazionale come Dee Dee Bridgewater (2005), Francesco Guccini (2004), Jean Ferrat (2001).
Qualcuno però, o meglio una rete di aiuti proveniente dall’Assessorato alla Cultura Provinciale e dalle piccole realtà locali limitrofe alla nostra città, ci ha creduto e ha trovato lo slancio non solo economico, ma anche morale perché il Festival Ferrè, come l’araba fenice, l’uccello sacro nell’antico Egitto, potesse risorgere e si realizzasse.
Si svolgerà in due giornate: giovedì 15 e venerdì 16 giugno, in due location differenti il Teatro Calabresi di San Benedetto e il Teatro del Serpente Aureo di Offida. Primo appuntamento è giovedì 15 giugno alle ore 16, presso la Sala Topazio dell’Hotel Calabresi con una tavola rotonda sul tema “La traduzione delle canzoni di grand’autore” e la conferenza stampa alla presenza degli artisti e ospiti. In entrambe le serate, con inizio alle ore 21.30, l’opera di Leo Ferrè, cantautore della canzone drammatica energica e l’opera di Georges Brassens autore di musica narrativa e vincitore della Targa Leo Ferrè 2006 sarà filtrata dalla sensibilità di interpreti come Paola Turci (cantautrice dalla voce intensa e profonda), Nanni Svampa (sarcastico e struggente poeta lombardo), Serge Utge-Royo (cantante franco-catalano dalle vocalità mediterranee che canta la rivolta degli uomini) e Ginevra di Marco (artista emergente di grande talento). Presentatore delle serate Mauro Macario. Chicca artistica dell’anno è l’immagine sul cartellone promozionale realizzata da Charles Szymkowicz, artista polacco che mostra la violenza espressiva della voce di Ferrè in una immagine che vagamente ricorda l’ Urlo di Munch.
Ma il Ferrè non è solo questo, il Ferrè è cresciuto, si è rafforzato, si è rigenerato e ha fatto leva su quelle poche forze che qualcun altro aveva già definito “ceneri”. Il Centro Leo Ferrè sambenedettese ha creato contatti anche con altri centri come quello di Aulnoye-Aymeries, una cittadina francese al nord-est della Francia, anch’essa impegnata nel nel far conoscere al mondo l’anima artistica di Ferrè. Si parla di un possibile gemellaggio con il Comune, di lavorare insieme e progettare collaborazioni grazie agli aiuti dei Fondi Europei del 2007.
Insomma grandi prospettive che però il prof. Gennari vuole realizzare un passo alla volta. “Prima è bene che si pensi alla sede del nostro centro. Al Ferrè manca una struttura dove poter svolgere la sua attività. Questa è una priorità per noi”. Una richiesta sostanziosa che il direttore artistico fa da anni agli amministratori e che solo questa mattina ha avuto una risposta positiva dal neo eletto sindaco Giovanni Gaspari.
Il primo cittadino ha tenuto a precisare “Oggettivamente non è giusto che il Festival Ferrè abbia ricevuto zero centesimi dalla nostra struttura, ma ringrazio la Provincia e i Comuni limitrofi che hanno permesso la realizzazione dell’edizione 2006. Posso dire che sentiamo la necessità di recuperare questo 'peccato d’origine'. Confidiamo nella buona volontà per trovare nei rivoli del vecchio bilancio qualche capitolo di spesa per il Ferrè. Nel nuovo bilancio 2007 tenteremo di tener conto di questa eccellenza. Per quanto riguarda la sede: in questi mesi si sono create le condizioni per averla. – e si sbilancia il Sindaco - Ci sono i locali. Lo dico con cognizione di causa ”.
Insomma la sfida alla qualità delle proposte culturali, mossa della nuova amministrazione, parte dal Ferrè.
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09/06/2006
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