Il passaggio a livello di Via Pasubio a Porto d’Ascoli occupa il secondo posto della graduatoria regionale della pericolosità e il 31° posto della graduatoria nazionale. Ed a ragione. Forse pochi sanno che le sbarre vengono abbassate ad una media di tre volte l’ora per circa dieci ore giornaliere escluso la domenica.

Considerato che l’attesa media è intorno ai cinque minuti (anche se spesso la sosta è molto più lunga) e moltiplicando quest’ultima per le complessive 30 volte durante le quali vengono ripetute le fermate questo porta ad una pausa complessiva di circa 150 minuti o 2 ore e mezza durante le quali il 90% delle macchine rimangono con il motore acceso scaricando una quantità enorme di inquinamento.

Tenendo conto di questi presupposti, presso la sede della Provincia si è tenuto un incontro tra l’assessore ai Trasporti Settimio Capriotti, i rappresentanti dell’Autorità di Bacino e quelli del Genio Civile. Assenti i rappresentanti della Regione e del Consorzio R.F.I (Reti Ferroviarie Italiane) anche se si sono dichiarate da tempo fortemente interessate al progetto.

Mentre quasi nullo è l’impatto della struttura sulla pericolosità di esondazione, anche se l’area è classificata come “E4” nel Piano di Assetto Idrogeologico, ne ha uno disastroso su quello ambientale. A ciò si aggiunge che nella realizzazione del futuro piano per la “mobilità di superficie” è impensabile la presenza di un passaggio a livello che di per sé rappresenta ormai una anomalia tanto da rientrare in un piano di demolizione redatto dallo stesso Ministero delle Infrastrutture che, tramite il R.F.I ha già provveduto, a stanziare 671 mila euro per la sua demolizione.

Durante l’incontro è stata ribadita la volontà del Consorzio Ferroviario a confermare l'ammontare stanziato mentre Provincia e Regione si dovranno dare da fare per coprire la restante somma onde arrivare a quei cinque milioni di euro che al momento rappresenta il totale della spesa complessiva. Da qui ad un paio di settimane gli stessi interlocutori hanno deciso di incontrarsi di nuovo in modo da approntare un progetto univoco da presentare alla prossima Conferenza dei Servizi.

Nessuno si nasconde che i tempi di realizzazione non saranno brevi anche perché nei pressi del passaggio a livello sono dislocate diverse realtà industriali aventi come imbocco e sbocco le vie trasversali che sfociano tutte nella zona limitrofa all’attraversamento ferroviario. Questo comporterà ovviamente una completa ristrutturazione urbanistica dell’intera area per trovare vie di accesso alternative.