Un incontro molto atteso, ma i cui risultati non sembrano particolarmente soddisfacenti. Diversi sindaci del fermano si sono incontrati per discutere le difficoltà della sanità nel territorio, ricevere rassicurazioni da parte della direttrice sanitaria Tiziana Bentivoglio e portare avanti proposte e richieste per un servizio da migliorare. L’incontro si è tenuto a Fermo, alla presenza del sindaco di casa Saturnino Di Ruscio, dei primi cittadini di Montegranaro Giovanni Basso, Sant’Elpidio a Mare, Giovanni Martinelli, di Montegiorgio, Luciano Achilli, di Petritoli, Luca Tomassini, oltre al consigliere Maurizio Temperini in rappresentanza di Porto San Giorgio.

Un incontro in cui i primi cittadini hanno formulato richieste dettagliate, a partire dalla piena e rapida attuazione del piano sanitario faticosamente approvato e sottoscritto nel 2003 da tutte le amministrazioni comunali della zona. In primo piani anche la situazione dell’ospedale di rete, ma soprattutto lo spauracchio dei tagli ala sanità, o più precisamente di quelle che vengono indicate come “Misure di contenimento e controllo della spesa delle aziende del Servizio Sanitario Regionale per l'anno 2006”.

Un provvedimento regionale che di fatto blocca tutte le assunzioni previste nelle strutture sanitarie del fermano, e che avrebbero dovuto coinvolgere la maggior parte dei reparti. Potrebbero salvarsi soltanto le assunzioni per i posti di primariato, mentre il timore è che possano venir meno le attuazioni, già da qualche tempo attese, di Potes e Residenze sanitarie per anziani. Si è convenuta la necessità di una visita, da parte dell’assessore regionale alla sanità Almerino Mezzolani, per discutere dei possibili scenari futuri, da qui alla fine dell’anno ed anche oltre. Incontro che probabilmente si terrà immediatamente dopo la fase centrale dell’estate, a settembre.

E nell’occhio del ciclone è finito, come ormai triste abitudine, il pronto soccorso dell’ospedale Murri di Fermo, decisamente inadeguato, come già da diverso tempo, ad accogliere le richieste ed i bisogni delle utenze. Un problema di personale, di spazi, di tempi, di presenza di strutture limitrofe, per una delle prime questioni da risolvere per sperare in una sanità fermana migliore. Sanità migliore che almeno per il 2006, con ogni probabilità, resterà una speranza irrealizzata.