Uno in diviso di Alcìde Pierantozzi
San Benedetto del Tronto | Importante appuntamento con la rassegna Scrittori sotto le stelle con uno scrittore locale, ma già molto affermato in campo nazionale.
Appuntamento a San Benedetto del Tronto con Alcìde Pierantozzi alle ore 21.30 presso lo Chalet Malibù Rotonda Porto d’Ascoli 63039 San Benedetto del Tronto (AP). Alcìde Pierantozzi, introdotto da Giampaolo Vincenti presenta Uno in diviso (Hacca). Un evento organizzato dalla Confesercenti, dalla FIBA e dalla Libreria " La Bibliofila" per la manifestazione " Scrittori sotto le stelle". Uno in diviso Alcìde Pierantozzi Hacca (2006 - pp. 176 - 12 euro). Alcide Pierantozzi, autore esordiente, presenta giovedi 17 agosto 2006 , il suo primo romanzo Uno in diviso, edito da Hacca, il nuovo marchio della Halley Editrice per la narrativa e la saggistica.Un romanzo prodigioso, che non potrà non scuotere le coscienze, presentato da Giampaolo Vincenzi.
Il talento fa paura. Il talento inquieta, ancora, persino in un tempo impassibile come il nostro. Soprattutto quando è giovane, e si presenta a noi con furia inaudita. La furia simbolica, sessuale, filosofica, omicida di questo libro, di questo romanzo struggente, infernale e paradisiaco al tempo stesso. Taiwo e Kehinde sono gemelli siamesi. Il loro corpo dotato di due busti e di un solo paio di gambe ha la forma di una ipsilon, come la lingua di un serpente, ma lavorando come inservienti dietro il banco di un locale di incontri sessuali pochi conoscono la loro natura, la verità della loro carne.
È solo la prima di una serie di immagini fulminanti, di una successione di pagine fosche e splendenti che alternano ossessioni, torture, gironi danteschi, filosofia, sangue, suggestioni horror, riferimenti pasoliniani, passaggi efferati e altri pieni di una grazia purissima, quasi infantile.
Uno in diviso: io, l’Italia, due gemelli con il corpo a forma di ipsilon, la Chiesa, l’aborto, i Pacs, l’omicidio, il terrore di uno sfruttamento fisico e intellettuale, il terrore di una spaccatura. Un romanzo che è un presagio, una fulminante premonizione. Una storia che descrive il crollo delle dicotomie contemporanee e ricorda il Pasolini degli ultimi film. Un terremoto che muove tutte le coscienze. L’autore ha vent’anni. Prima d’ora nessuno aveva mai osato tanto.
“Questo è un libro che frastorna, e al tempo stesso abbraccia e consola. Questo è un libro che qualcuno chiamerà maledetto, ma che io chiamerei nel modo contrario. Un libro benedetto dalla spada del talento, dalla luce sacra della letteratura”.
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16/08/2006
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