Il Governo, con un decreto legge approvato il 4 agosto scorso e ancora in fase di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, ha modificato la normativa nazionale sulla caccia per adeguarla alle direttive dell’Unione Europea che, in materia, ha aperto più di una procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia.

Anche se i contenuti del decreto sono ancora allo studio da parte dei competenti uffici degli Enti locali, la Regione Marche ha già comunicato alcune disposizioni immediatamente operative a cui i cacciatori dovranno attenersi.

A partire dal 2 settembre, data di inizio della stagione venatoria, su tutto il territorio regionale in cui si esercita la gestione programmata della caccia è sospeso sino a nuove decisioni il prelievo di specie cacciabili in deroga come passero, passera mattugia, storno e taccola.

Inoltre, nei territori ricompresi nelle ZPS (zone di protezione speciale), la caccia potrà partire solo dalla terza domenica di settembre e fino al 31 dicembre mentre altre limitazioni riguardano la caccia da appostamento e l’addestramento dei cani. Per la Provincia di Ascoli, le ZPS sono ubicate sul Monte dell’Ascensione, alla Sentina di Porto d’Ascoli e sulla Montagna dei Fiori.

In ogni caso il Consigliere regionale incaricato a seguire la problematica della caccia Lidio Rocchi ha convocato per domattina ad Ancona una riunione con i vertici politici e tecnici delle Province per esaminare le conseguenze pratiche del decreto: la Provincia di Ascoli attiverà tutti i canali disponibili per comunicare tempestivamente ogni novità di interesse per i cacciatori.