Sanità, di nuovo sanità. Dopo le preoccupazioni e le polemiche delle scorse settimane, dettate in particolare dallo spettro dei tagli ai fondi e la disastrosa situazione del Pronto Soccorso di Fermo, il tema torna attuale in questi giorni. L'assessore regionale alla Sanità, Almerino Mezzolani, ariverà a Fermo ad inizio settembre, per discutere con i sindaci della quinta provincia marchigiana.

Parleranno delle lacune del sistema nel territorio fermano, delle necessità per rimettere in sesto la situazione, delle emergenze da affrontare al più presto, e delle risorse economiche a disposizione, vero nocciolo della questione. Mancata nomina di importanti Primari, liste d'attesa e il problema del nuovo Pronto soccorso in cima alla lista.

Ed aspettando l’arrivo dell’assessore regionale, sono tante le voci da esponenti politici e sindacali del territorio che intervengono in questi giorni per rimarcare la necessità di una netta inversione di tendenza in tempi brevi. L’assessore alla sanità a Fermo, Gianluca Tulli, attacca duro contro le promesse mai mantenute dalla Regione Marche. “Quello di Fermo è un ospedale di rete, non può restare senza Primari, che avrebbero potuto essere nominati tempo fa, visto che si trattava di necessità inderogabili. Invitiamo gli esponenti del centrosinistra ad unirsi a noi, facendo fronte comune per un problema trasversale”.

Da Tulli, come dal coordinatore provinciale di Alleanza Nazionale Franca Romagnoli, dure critiche al sistema Asur, definito un progetto fallito e tutto da riorganizzare, magari tornando alle vecchie Asl. “Non si capisce perché almeno d’estate non funzioni il pronto soccorso a Porto San Giorgio, che si rivelerebbe molto utile per rispondere alle esigenze dei turisti e per la risoluzione di casi di piccola entità”.