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Merli a Cava. Quali difformità di vedute ?

San Benedetto del Tronto | "Mi spiace deludere gli esponenti di Alleanza Nazionale, e in particolare l’ex assessore Luigi Cava, ma....".

di Palmiro Merli *

Palmiro Merli

Mi spiace deludere gli esponenti di Alleanza Nazionale, e in particolare l’ex assessore Luigi Cava, ma, almeno per quanto mi riguarda, non esiste proprio alcuna difformità di vedute all’interno del centrosinistra sul tema della grande viabilità. E’ vero che vi sono state alcune, a dir poco deformanti, interpretazioni giornalistiche del mio pensiero che potrebbero far pensare che il sottoscritto sia su posizioni diverse rispetto a quelle di altri esponenti dell’Unione. Chiedo allora un po’ di spazio per spiegarmi sperando di fare chiarezza.

Non ho mai sostenuto l’inutilità della bretella collinare della città rispetto al progetto dell’arretramento dell’autostrada. Dico soltanto che le due infrastrutture (e inserirei anche l’estensione e il completamento della Mezzina) rispondono a logiche completamente diverse.

Una bretella collinare che raccolga il traffico della città, così come la Mezzina, sono soluzioni di impatto senz’altro positivo sul traffico costiero locale perchè entrambe contribuiscono a scaricare un grande volume di traffico non destinato alla città che oggi è costretto, per assenza di alternative, ad attraversare S. Benedetto. Sono peraltro soluzioni attuabili in tempi relativamente brevi (per la Mezzina la Provincia sta per appaltare i lavori da Castel di Lama ad Offida e presto arriverà fino a Fermo) mentre è evidente che l’arretramento dell’autostrada richiede tempi e costi totalmente diversi.

Dico però, e su questo invito tutti a riflettere, se non si debba comunque pensare a soluzioni che risolvano il problema non solo su scala locale, che guardino al futuro dei nostri figli e dei loro figli: perché non cominciare a lavorare da oggi ad un’idea sulla quale tutti concordano, e cioè che è ora di pensare a come alleggerire la pressione che grava su una striscia di terreno costiero attraversata da statale, autostrada, ferrovia e, dove esistono, da circonvallazioni, complanari e bretelle varie?

Se ha ancora una validità il concetto di “Corridoio Adriatico”, esso dovrà più equamente distribuire le infrastrutture sul territorio. Come appunto un’autostrada che si sviluppi più lontano dalla costa e che percorra l’asse nord - sud del Paese dal versante adriatico collegandosi alla costa attraverso una serie di snodi, magari connessi a infrastrutture ferroviarie e portuali.

Sono progetti di ampio respiro, è ovvio, ma presto questa logica sarà vincente e i finanziamenti, nazionali e comunitari, prenderanno questa direzione: e allora, perché non farsi trovare pronti cominciando da subito a progettare?

* Ex assessore ai Lavori pubblici
* Ex Consigliere comunale

24/08/2006





        
  



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