L’intero vecchio incasato compreso fra le vie Fileni, Conquiste, Case Nuove, Boccaccio, Forte, Bastioni, è a rischio. Ci si riferisce, oltre alle vie di perimetrazione sopra indicate, alle vie Del Consolato, Rossini, Degli Orefici, Firenze, Vicolo Firenze, Muto, Dei Neroni, Degli Anelli, Porta Antica, Tasso, Ariosto, Voltattorni, Del Tesoro e alle Piazze Dante, Sacconi e Piacentini.

Il Geologo Edoardo Baiocchi, che ha ricevuto uno specifico incarico da Codesta Amministrazione, in data 10.12.1998, con prot. n. 57421, ha completato la produzione della documentazione relativa all’espletamento dell’incarico ricevuto. Pertanto, rilevamenti topografici di dettaglio, mappa topografica di dettaglio, risultati di perforazioni e prove penetrometriche e risultati delle indagini indirette con l’impiego del georadar, sono già a disposizione di Codesta Amministrazione fin dal 1998 e attestano le “alterazioni strutturali e lo stato di sicurezza” di quella zona.

Via dei Bastioni è franata nel maggio del 2005 e, alcuni mesi fa è crollato il muro a est. Sono in corso i lavori per il ripristino, MA, anche il muro a ovest necessita di essere risanato, dato che i vetrini posti nel 1998 sono caduti dopo poco tempo e ciò attesta, inequivocabilmente, che le mura stanno scivolando verso il basso.

Via Marinuccia è franata il 05 febbraio 2003. Si tratta di una strada importante per il quartiere, perché collega il vecchio incasato alla zona di espansione denominata “Contrada Marinuccia” e costeggia la nuova scuola che ospita circa trecento bambini dai tre agli undici anni. La Regione Marche ha stanziato un contributo di 45.000€, ma non è stato predisposto neppure il progetto.
I ponti sull’albula, soprattutto quello che collega Via Manara a Via Carnia, mostrano evidenti segni di deterioramento.

Fatta eccezione per via Marradi e via Mons Francesco Traini, tutte le altre vie necessitano di interventi, sia in merito alla sicurezza (termine generico che ricomprende anche viabilità, segnaletica, marciapiedi ecc.), sia in merito alla sistemazione: quelle asfaltate presentano evidenti crepe, avvallamenti e buche e i tombini non sono più a livello; quelle con i San Pietrini, oltre ad avere gli stessi problemi, sono ancora più pericolose per pedoni, cicli e motocicli perché, a causa del passaggio di macchine e, soprattutto, di mezzi pesanti, i San Pietrini vengono divelti. Si evidenzia anche che, ogni volta che si chiede la sistemazione dei vuoti creati dall’assenza dei San Pietrini, viene usato il cemento, deturpando l’immagine della zona più antica della città.

Riteniamo nostro dovere, dopo aver risposto alla richiesta, che ha, comunque, il pregio di coinvolgere il Comitato, fare alcune precisazioni:

1) questo Comitato è composto da un avvocato, due direttori di banca, un architetto, un dentista, un carrozziere, un elettricista, un barbiere, tre pensionati, un commerciante, che si adoperano volontariamente e gratuitamente per cercare di migliorare la qualità della vita all’interno del quartiere; nessuno ha le competenze tecniche e le attrezzature idonee per “segnalare la presenza di alterazioni strutturali delle strade e monitorare lo stato in sicurezza delle strade”, come, del resto, resterebbe difficoltoso allo stesso Assessore che svolge la professione di medico; al contrario, l’ufficio tecnico ha attrezzature e professionalità per dare le risposte, considerato anche che la città è a misura d’uomo e il personale vi risiede;

2) nonostante ciò, questo Comitato da ben dieci anni, svolgendo correttamente il proprio ruolo, segnala la cattiva manutenzione delle strade e i pericoli, molti dei quali, purtroppo, con il passare del tempo, si sono avverati (e di ciò vi è traccia nel protocollo comunale, sulla carta stampata, negli appunti dei vari sindaci, assessori e dirigenti che si sono susseguiti e nei cassetti degli uffici);

3) le segnalazioni costantemente inviate dal Comitato a Codesta Amministrazione e le verifiche che sono state ottenute dopo anni di pressanti richieste, sono rimaste lettera morta, aggravando la situazione dei luoghi;

4) non c’è nessuna velleità di sostituirsi al potere decisionale che spetta al politico, ma solo la duplice esigenza che: a) i ruoli di tutti vengano correttamente interpretati e svolti e b) il cittadino, con pari dignità e diritti, sia al centro dell’attività amministrativa;

5) sarebbe necessario, opportuno e rispondente al dovere d’ufficio, che l’impiegato, l’incaricato, il mandatario, nel rispetto (verso se e gli altri) della propria, retribuita, funzione, per primo, ma soprattutto, dopo le segnalazioni, verificasse e prendesse le conseguenti decisioni, senza attendere che l’evento paventato si verifichi. Pertanto, ci si attende che si vada oltre la fase della “segnalazione”, già ampiamente e da anni esaurita, e si passi ai fatti, rispondendo alle legittime e concrete aspettative dei cittadini;

6) vista la determinazione n. 1170 del 17.08.2006, avente ad oggetto: “Affidamento lavori di manutenzione strade e marciapiedi cittadine. Impegno di spesa”, vorremmo sapere: a) se la suddetta determinazione del 17 u.s. e la lettera in oggetto del 18 u.s. sono correlate; b) in quali vie verrà fatta la manutenzione con l’importo stimato di 30.000€ IVA inclusa; c) se quell’importo è il totale di spesa prevista per gli interventi sulle strade cittadine.