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«GUBBIO 2006 - FI siamo noi, i militanti.»

Acquasanta Terme | Dal 7 al 9 settembre si è svolta la «5^ Edizione della Scuola di Formazione di Forza Italia» al Park Hotel ai Cappuccini di Gubbio.

di Giuseppe Orsini*


Non cito tutti i Deputati ed i Senatori presenti. Il motivo lo dirò oltre.
Erano presenti Sandro Bondi e Fabrizio Cicchetto del Coordinamento nazionale.
Per le Marche, c’erano il neo Senatore Francesco Casoli, il neo Deputato (e giovanissimo) Simone Baldelli ed il Cosigliere Regionale Vittorio Santori.
Oltre ad un discreto numero di militanti in FI.

Militanti inascoltati.
FORZA ITALIA è un movimento più che mai vivo e vegeto.
Lo dimostrano il “tifo da stadio” con cui sono stati accolti non solo Berlusconi, ma anche i più significativi interventi anche di uomini di cultura.
Io e mia moglie abbiamo ritrovato tutti o quasi gli oltre 600 militanti che andiamo a Gubbio dal 2002, tutti rigorosamente a proprie spese. Non solo di viaggio ed albergo, ma anche di iscrizione.
Quest’anno la componente giovanile (anche diciottenni), era addirittura più nutrita del solito: Buon segno. Anzi, ottimo segno.
Lo scorso anno scrivevo che in due giorni e mezzo di dibattito e relazioni di esponenti di FI ed Ospiti, a noi – militanti - furono riservati non più di 20 minuti.
Riuscimmo a parlare solo in sei.

Io sostenni con forza che è ora di eliminare lo scollamento tra “eletti” di FI e militanti ed elettori. Ribadii che paghiamo di persona, giornalmente, senza chiedere né volere nulla in cambio. Mai. Meno che mai candidature (si avvicinavano le elezioni)..
Bene. Quest’anno non ci è stato concesso neppure un minuto. Nessun intervento.
E pensare che in FI siamo decine, anzi centinaia di migliaia.

Tuttora inascoltati, con danno incalcolabile per FI. Ma soprattutto per il nostro Paese: l’Italia merita ben altro che il potere della sinistra.
Noi, militanti, siamo i portatori delle istanze – inascoltate - della gente comune.
Vogliamo esser sentiti perché siamo il collante tra “eletti” ed elettori.
Noi militanti siamo impregnati dei valori cristiani, umani e liberali di FI.
Silvio Berlusconi e noi – militanti – siamo l’anima di Forza Italia.
Certo, Forza Italia è composta anche dagli “eletti”.

Ma essi in genere sono stati “cooptati” dall’alto.
Gli “eletti” sono quasi un corpo estraneo, una casta di Forza Italia.
Esprime bene questo concetto Arturo Diagonale (Direttore di L’opinione) su Il Giornale di oggi, 10 settembre: “L’anima una e trina di Forza Italia”.
Credo proprio che Diagonale sia stato il giornalista che ha centrato al meglio la situazione odierna di Forza Italia.

Molti commentatori spesso parlano di FI in modo spregiativo: Eugenio Scalfari su Repubblica di oggi, parla addirittura di “barzelletta vivente”! Che gentleman, Scalari!
Lo scorso anno scrivevo: “Non mi illudo che le cose cambino dall’oggi al domani”.
Quest’anno, sia per come noi militanti ci siamo fatti sentire e ci faremo sentire in futuro, sia per quanto ha detto Silvio Berlusconi, le cose cambieranno.

Una cosa è certa: noi militanti faremo in modo che Forza Italia continui ad essere non solo la “speranza”, ma la “certezza” dell’Italia del prossimo, imminente futuro.
Sperando che il “partito degli eletti” non sia più composto da cooptati, ma che diventi l’espressione della leadership e della base di Forza Italia.

Itervento di Silvio Berlusconi.
Berlusconi è il solito trascinatore: trasuda ottimismo e voglia di modernizzare l’Italia.
Oltre ad aver detto cose sagge sulla politica estera, ha preso l’impegno di creare un Direttivo di Forza Italia e di visitare tutte le province.
Con l’impegno ancora duraturo di Silvio Berlusconi, con una nuova classe dirigente e con l’entusiasmo delle decine, centinaia di migliaia di iscritti e militanti di Forza Italia, noi ed i nostri ragazzi potremo certamente vivere in una Italia più prospera e libera.
Era questo il clima che si respirava sabato sera nel salutare Silvio Berlusconi e tutti gli altri militanti di FI.

*Coordinatore Comunale FI

11/09/2006





        
  



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