Boom del biologico nelle Marche, che dopodomani anticipano a Massignano il tradizionale appuntamento con la Biodomenica, organizzata da Coldiretti, Legambiente e Amab.

Secondo i dati, nella nostra regione ci sono 2.762 operatori, con un incremento record del 26% rispetto all’anno precedente, quando il conto arrivava a 2.190.

Di questi, 2.583 sono imprese agricole (54 gli agriturismi), mentre i restanti 179 si dividono tra trasformatori e importatori. Il tutto per un fatturato stimato di circa 95 milioni di euro e una superficie agricola di 62.620 ettari, il 12% del totale regionale.

“Il biologico è una delle eccellenze che arricchiscono l’offerta Made in Marche, in grado di generare valore per le imprese e per i consumatori che chiedono di valorizzare l’identità territoriale degli alimenti – sottolinea il presidente di Coldiretti Marche, Giannalberto Luzi -.

Ma occorre che questo settore in crescita sia sostenuto con misure di trasparenza e che sia reso operativo il marchio del biologico italiano per colmare il ritardo nei confronti degli altri paesi”. Anche quest’anno, come detto, la Biodomenica, fissata per il 1° ottobre, anticipa di una settimana a Massignano, con una giornata organizzata da Coldiretti Ascoli, Legambiente, Amab, Comune e Provincia.

Nella giornata di domenica 24 settembre il centro del paese del Piceno ospiterà una serie di iniziative tra cui i “percorsi del gusto bio”, abbinati un mercatino di prodotti biologici provenienti dalle imprese agricole marchigiane (attivo dalle ore 10 alle 20), e una tavola rotonda sulla filiera agrobiologica dal titolo “Grano, farina, paste e pastai” (ore 10.30, sala consiliare). Oltre a ciò, il Comune darà spazio a iniziative di riscoperta dell’artigianato delle terrecotte e dei fischietti, della filatura e cardatura delle lana e della preparazione della pasta.