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Proroga della durata della Smea, Ircer e piano lottizzazione ieri in Consiglio

| MACERATA - La discussione sulla delibera è stata lunga e impegnativa e ha messo in luce, nel corso di due sedute consiliari, le differenti posizioni

La Smea spa si occuperà del servizio di igiene urbana e della tutela dell’ambiente della città fino al 2030. Accolta dal Consiglio, quindi, la proposta di proroga della durata della società partecipata dal Comune al 51%, per permettere una programmazione economica finanziaria di più ampio respiro visti gli impegni già assunti nei confronti dei terzi e ai rapporti contrattuali in atto.

La discussione sulla delibera è stata lunga e impegnativa e ha messo in luce, nel corso di due sedute consiliari, le differenti posizioni. Da una parte i gruppi di maggioranza appoggiati dal consigliere dell’Udc Ivano Tacconi che hanno approvato l’atto con 23 voti favorevoli. Dall’altra le forze dell’opposizione, rappresentate da An, Fi, Udc e comitato Menghi che con 10 no hanno votato contro la proroga, e due distinguo: la consigliera di Forza Italia Deborah Pantana che non ha partecipato alla votazione ritenendo illegittima la delibera e Giovanni Meriggi, rappresentante del Gruppo misto, che si è astenuto dal voto.

Ma la contrarietà dell’opposizione, chiarita con numerosi interventi da parte di tutte le forze politiche, non è tanto dovuta alla proroga della vita societaria, di cui ad esempio anche Alleanza nazionale ha riconosciuto meriti di gestione e di risultato, ma sul metodo di lavoro intrapreso dall’Amministrazione per il rinnovo dei patti parasociali, vale a dire degli accordi che, secondo la giurisprudenza, intervengono fra i soci in merito alla conduzione di una società. La delibera, infatti, demanda al sindaco la “formulazione di una proposta di revisione” che, da quanto emerso dal dibattito, sarà poi oggetto di confronto e discussione nelle commissioni prima di giungere all’approvazione del Consiglio comunale. Un procedimento questo non condiviso dalle opposizioni e sul quale si sono soffermati tra gli altri Uliano Salvatori (Fi), Pierfrancesco Castiglioni (An) e Placido Munafò (comitato menghi); non piace infatti alla minoranza “delegare al sindaco” ma preferisce costruire la proposta da far approvare al Consiglio comunale, in sede di commissioni consiliari.

Questo il nodo cruciale sul quale si è a lungo dibattuto grazie anche ad alcuni emendamenti delle minoranze, tutti respinti.
Secondo il Comitato Menghi, che aveva proposto una proroga di 6 anni della durata della Smea (anziché 24) la delibera approvata sancisce il “fallimento della politica dell’amministrazione in fatto di società partecipate” mentre per Riccardo Sacchi (An) “non c’era urgenza nel rinnovo perché si è in attesa della costituzione della società d’Ambito stabilita per legge”; per Giovanni Meriggi (gruppo misto) “dopo la chiusura della discarica non c’è più alcun altro interesse pubblico che giustifichi la proroga”. Ovviamente diverso il parere di Marco Blunno (Margherita) secondo il quale “non si può cessare una società che è in crescita e produce utili” e di Luciano Pantanetti (Rifondazione comunista) “la Smea è una tra le prime aziende a livello nazionale e la mancata proroga causerebbe danno al Comune”. Federico Valori (Rosa nel pugno) ha lanciato l’invito alla commissione presieduta da Anna Menghi a “organizzare insieme i lavori per discutere della proposta sui patti parasociali”. Ivano Tacconi (Udc) che ha votato sì alla delibera, dissociandosi dal suo gruppo per il quale era intervenuto Andrea Beccacece, ha convenuto con la maggioranza sulla positiva gestione della Smea che non può cessare di esistere.

Ispezione sugli interventi di riqualificazione Ircer. Il sindaco ha poi riferito al Consiglio in merito agli esiti della procedura avviata dal “Servizio ispettivo dell’Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici” sui lavori di ristrutturazione dell’edificio di proprietà Ircer in piazza Mazzini e di villa Cozza. In particolare l’organismo ministeriale ha riscontrato “elementi di criticità” nell’iter procedurale adottato per l’individuazione della ditta esecutrice dei lavori di riqualificazione urbana dell’area di via Valenti, oggetto di un accordo di programma con il Comune.
“Ad oggi” ha riferito il sindaco “anche se la deliberazione dell’Autorità non ha richiesto alcun esplicito riscontro all’Amministrazione comunale limitandosi a trasmettere il provvedimento per informarlo delle irregolarità rilevate la procedura non è ancora conclusa, pertanto assicuro il mio impegno a riferire con tempestività all’assise consiliare.

La seduta, dopo il ritiro della delibera sulla riqualificazione di via Trento annunciata dall’assessore Mauro Compagnucci per permettere approfondimenti sull’argomento, è proseguita con l’approvazione all’unanimità dell’atto riguardante l’adozione del piano di lottizzazione Pl 26 di contrada Pace.

26/09/2006





        
  



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