Jazz, etno, ballate e percussioni risuonano ne LOfficina dellArte
Acquaviva Picena | Al via la 3ª edizione della rassegna acquavivana di fine estate dedicata allarte, musica, cinematografia e spettacolo. In programma dal 4 al 7 settembre, si terrà fra le mura del centro storico cittadino.
Nella foto i Maestri con gli Assessori Andrea Infriccioli e Francesco Sgariglia
Fiato alle trombe: arrivano i musicisti de “L’Officina dell’Arte“. Torna, per il 3° anno consecutivo, dal 4 al 7 settembre, l’appuntamento con la rassegna nazionale di fine estate dedicata all’arte, cinematografia, musica e spettacolo.
L’evento, organizzato dalla Pro Loco, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale, è stato presentato venerdì 31 agosto, nella splendida cornice della Country House “La Solagna”, dal presidente dell’ente promotore della manifestazione Maurizio Bollettini, l’assessore al Turismo del Comune di Acquaviva Picena Andrea Infriccioli e il direttore artistico Federico Paci, clarinettista di fama internazionale e docente presso l’Istituto “G. Braga” di Teramo.
Scopo dell’iniziativa, la formazione di un’orchestra di fiati, di circa 50 elementi, composta da ragazzi, provenienti da varie parti d’Italia, che s’incontreranno per la prima volta ad Acquaviva e alloggeranno presso le strutture ricettive del paese. I giovani musicisti, allievi – operai dell’Officina, guidati dai maestri di bottega (nella fattispecie, i direttori Federico Paci, Giovanni Ieie ed Alberto Albanesi, dal trombonista Lito Fontana e dal clarinettista Romeo Petraccia), seguiranno un campus, della durata di 5 ore al giorno, con tanto di rilascio d’attestato di frequenza, che si terrà presso gli splendidi immobili di proprietà comunale. Con i docenti, gli studenti appronteranno il programma, creato seduta stante (da qui il nome dell’iniziativa), che caratterizzerà l’ultimo dei 3 concerti del festival.
Il primo di essi è previsto per oggi, lunedì 4 settembre, alle ore 21.30, a piazza San Niccolò, con l’esibizione “etnica” dei “Fleur Noir“, alias Fabio Emidio Zeppilli, sax soprano e accordeon (fisarmonica argentina), Alberto Fabiani (violino), Roberto Cristofori (contrabbasso) e Francesco Paliotti (percussioni). Mercoledì 6, il presbiterio della restaurata chiesa San Niccolò si trasformerà in palcoscenico d’eccezione, in occasione de “La Zattera”, imperdibile serata di letture e musica, ispirata all’omonimo libro del Premio Nobel per la letteratura Josè Samarago. Musiche di Andrea Di Vincenzo, voci recitanti Gianfranco Manetta ed Emanuela Valiante. Il concerto, ispirato a forme tipiche della musica popolare, leggera e jazz (seppur rivisitate in chiave classica), sarà replicato il giorno seguente, alle ore 18, al Polo Culturale Sant’Agostino, in occasione dell’apertura dell’Ascoli Piceno Festival. Per finire, il medesimo edificio religioso ospiterà lo spettacolo conclusivo della kermesse, fissato per giovedì 7, sempre alle ore 21.30, con la performance de “I Fiati dell’Officina” (Young Simphonic Band).
«Questa manifestazione – ha spiegato Bollettini – tramite la musica (e diverse sfaccettature di essa), vuole venire incontro ai gusti della maggior parte delle persone. Si auspica, in ogni caso, che simili iniziative possano essere organizzate più volte durante l’anno e non soltanto d’estate».
L’evento, organizzato dalla Pro Loco, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale, è stato presentato venerdì 31 agosto, nella splendida cornice della Country House “La Solagna”, dal presidente dell’ente promotore della manifestazione Maurizio Bollettini, l’assessore al Turismo del Comune di Acquaviva Picena Andrea Infriccioli e il direttore artistico Federico Paci, clarinettista di fama internazionale e docente presso l’Istituto “G. Braga” di Teramo.
Scopo dell’iniziativa, la formazione di un’orchestra di fiati, di circa 50 elementi, composta da ragazzi, provenienti da varie parti d’Italia, che s’incontreranno per la prima volta ad Acquaviva e alloggeranno presso le strutture ricettive del paese. I giovani musicisti, allievi – operai dell’Officina, guidati dai maestri di bottega (nella fattispecie, i direttori Federico Paci, Giovanni Ieie ed Alberto Albanesi, dal trombonista Lito Fontana e dal clarinettista Romeo Petraccia), seguiranno un campus, della durata di 5 ore al giorno, con tanto di rilascio d’attestato di frequenza, che si terrà presso gli splendidi immobili di proprietà comunale. Con i docenti, gli studenti appronteranno il programma, creato seduta stante (da qui il nome dell’iniziativa), che caratterizzerà l’ultimo dei 3 concerti del festival.
Il primo di essi è previsto per oggi, lunedì 4 settembre, alle ore 21.30, a piazza San Niccolò, con l’esibizione “etnica” dei “Fleur Noir“, alias Fabio Emidio Zeppilli, sax soprano e accordeon (fisarmonica argentina), Alberto Fabiani (violino), Roberto Cristofori (contrabbasso) e Francesco Paliotti (percussioni). Mercoledì 6, il presbiterio della restaurata chiesa San Niccolò si trasformerà in palcoscenico d’eccezione, in occasione de “La Zattera”, imperdibile serata di letture e musica, ispirata all’omonimo libro del Premio Nobel per la letteratura Josè Samarago. Musiche di Andrea Di Vincenzo, voci recitanti Gianfranco Manetta ed Emanuela Valiante. Il concerto, ispirato a forme tipiche della musica popolare, leggera e jazz (seppur rivisitate in chiave classica), sarà replicato il giorno seguente, alle ore 18, al Polo Culturale Sant’Agostino, in occasione dell’apertura dell’Ascoli Piceno Festival. Per finire, il medesimo edificio religioso ospiterà lo spettacolo conclusivo della kermesse, fissato per giovedì 7, sempre alle ore 21.30, con la performance de “I Fiati dell’Officina” (Young Simphonic Band).
«Questa manifestazione – ha spiegato Bollettini – tramite la musica (e diverse sfaccettature di essa), vuole venire incontro ai gusti della maggior parte delle persone. Si auspica, in ogni caso, che simili iniziative possano essere organizzate più volte durante l’anno e non soltanto d’estate».
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09/09/2006
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