E’ partita lo scorso pomeriggio alle ore 14 la nuova avventura dello speleologo anconetano Maurizio Montalbini, che trascorrerà i prossimi tre anni in completo isolamento all’interno della “Grotta fredda” di Acquasanta.

A comunicarne la notizia, è intervenuto nel corso della conferenza stampa di presentazione che si è svolta ieri mattina presso il Teatro dei Combattenti di Acquasanta, oltre all’inossidabile scienziato marchigiano, anche il responsabile medico del progetto, Andrea Galvagno che, insieme ad altri tre collaboratori che monitoreranno 24 su 24 la grotta, seguirà l’andamento della missione dalla postazione esterna allestita su di un camper parcheggiato in superficie, a 80 metri dalla gola in cui si è calato lo speleologo lo scorso pomeriggio.

Il computer che Montalbini ha portato con sé nella grotta costituirà l’unico collegamento che lo scienziato intratterrà con il mondo esterno, per tutta la durata della missione “Timeless – l’ultima frontiera”, concepita dagli organizzatori come la “summa” delle sperimentazioni sin qui svolte dall’equipe Underlab, impegnata da oltre vent’anni nello studio e nell’elaborazione di innovativi programmi di risincronizzazione del ritmo sonno – veglia e di specifiche tecniche per la riduzione dello stress.

Fondati sulle rilevazioni elaborate da Franz Halberg del Cronobiology Institute del Minnesota, che hanno condotto alla scoperta del cronoma umano, gli studi realizzati da Maurizio Montalbini hanno seguito la scia tracciata dall’illustre predecessore statunitense, permettendo di giungere ad alcune conclusioni molto interessanti sulla percezione del tempo degli esseri umani e riuscendo ad elaborare soluzioni innovative per combattere i disturbi del sonno e lo stress della vita quotidiana.