Tassa sul tubo: Speranza contro Nigrotti
Ascoli Piceno | Lex presidente del Ciip spa: Sarebbe utile che si tentassero di prefigurare sin da ora, prima di scelte compiute, le conseguenze sulleconomia individuale e collettiva del Piceno di una tale misura impositiva.
di Emidio Speranza*
Nessun giudizio dà il Presidente Ciip Nigrotti di An sulla “tassa sul tubo” annunciata dal Sindaco di Ascoli, che ancora una volta configura un’ottica autocentrica, improvvisata e mossa a risolvere solo i problemi quotidiani, facendone gravare gli effetti sui Comuni circostanti, i quali dovrebbero condividere i maggiori costi per la Ciip, comune società di appartenenza, senza averne vantaggi. Sarebbe utile, invece, che si tentassero di prefigurare sin da ora, prima di scelte compiute, le conseguenze sull’economia individuale e collettiva del Piceno di una tale misura impositiva.
Preferisce Nigrotti fare polemica personale, accusando di inerzia la mia precedente presidenza, sotto la quale la bolletta idrica picena fu rilevata tra le più basse in assoluto d’Italia, pur figurando nello stesso periodo il Piceno primo o secondo nella penisola per qualità dell’acqua erogata al rubinetto, e la nostra azienda idrica riuscì ad acquisire altri quattro nuovi soci (Massignano, Montefiore, Campofilone e Maltignano), gettando ben più che le basi per il servizio idrico integrato del territorio, e ad ottenere per il Piceno circa il 60% dei contributi concessi dall’Unione Europea all’intera Regione Marche per il terremoto, utilizzandoli effettivamente in tempi record in rilevanti opere idriche e sostituendo vecchie reti in fibrocemento con reti in acciaio più durature ed igieniche.
Sa bene il Presidente Nigrotti quanto, anche insieme, ci si sia battuti - senza clamori - per le inopportune ingerenze di altri enti nel settore idrico a tutela dell’integrazione del servizio nelle varie sue funzioni e in un ampio territorio per dare agli utenti una gestione di migliore qualità con costi contenuti. E’ però singolare che il Presidente Ciip mi abbia censurato per aver difeso la Ciip da accuse del Sindaco di Ascoli per errori compiuti sotto la “sua” Presidenza, e che quindi lui avrebbe dovuto prevenire, errori a mio avviso comunque veniali, in quanto relativi alla sola informativa sui diritti fissi agli operatori autonomi, rispetto a quelli più gravi della giunta ascolana, sui quali Nigrotti deve glissare, relativi alla sostanza del provvedimento comunale iniquo anche perché applicato ai soli ascolani.
* ex presidente C.i.i.p. Spa
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16/10/2006
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