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Tagli alla stazione. An cala il tris

San Benedetto del Tronto | Tre interrogazioni in merito a livello comunale (Luca Vignoli), provinciale (Pasqualino Piunti), regionale (Guido Castelli). Obbiettivo:scongiurare le declassificazioni e pretendere un potenziamento costringendo il centrosinistra ad agire.

di Carmine Rozzi


Alleanza Nazionale è decisa più che mai a portare avanti il discorso di chiarimenti con le tre istituzioni territoriali marchigiane riguardo la decisione delle R.F.I di attuare tagli sostanziosi alla disponibilità di servizi della stazione di San Benedetto. A tale scopo il partito di destra ha deciso di far scendere in campo i suoi pezzi da novanta chiamando il consigliere comunale Luca Vignoli, quello provinciale Pasqualino Piunti e il regionale Guido Castelli ad altrettanti interrogazioni presso le amministrazioni di competenza.

In esse non si accetta il ridimensionamento del nodo ferroviario della Riviera delle Palme ma si pretende un ampliamento della stessa visto l’importanza che la città rivierasca è destinata a rappresentare con l’entrata in essere della provincia bi-nome e del necessario potenziamento ferroviario della rotta che collega i due maggiori centri abitati del piceno. “Questo centrosinistra non ha scusanti e deve dimostrare con i fatti- precisano i tre  – che cosa è capace di fare avendo in mano le amministrazioni di comune, provincia e regione”.

Il capogruppo di An rincara la dose ricordando che a tutt’oggi i tre centri istituzionale della regione non sono riusciti a sviluppare una strategia comune per la risoluzione del traffico veicolare prospettando ognuno una propria soluzione : bretella collinare, metropolitana di superficie, arretramento della A14. Intanto prosegue a mezzo stampa la polemica tra il presidente della Provincia Massimo Rossi e il consigliere provinciale di An Pasqualino Piunti sul trasferimento dell’ufficio provinciale (distaccamento comunale) ad altra sede.

 “Evidentemente al 1° piano del Comune di San Benedetto – aggiunge Piunti – è prevista l’occupazione generale dei locali da parte di un assessore al quale il Presidente Rossi deve onorare una cambiale politica”. L’esponente di An prosegue affermando che se ciò non dovesse verificarsi allora non resterebbe a Rossi che riconoscere il suo errore logistico.


Mentre resta incontrovertibile per il consigliere di centro destra il fatto che, con lo spostamento dell’ufficio, il cittadino sanbenedettese viene privato della possibilità di potersi relazionare con la provincia recandosi comodamente al primo piano del complesso comunale. “E questo grazie a Rossi ed al suo assessore Nino Capriotti”, aggiunge Piunti.

16/10/2006





        
  



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