Mary G. colpisce ancora
Fermo | Grande successo per la serata in onore di Mary G. il cucciolo di Grampo trovato nel porto di Ancona
Tutti pazzi per Mary G.! E’ proprio il caso di dirlo, perché la storia di Mary G., cucciolo di Grampo trovato in difficoltà con la madre nel Porto di Ancona nel giugno 2005, tratto in salvo e sopravvissuto (oggi è possibile andarlo a trovare presso il Parco Oltremare di Riccione) ha affascinato un pubblico numeroso, durante la serata di venerdì 13 ottobre, organizzata dal Lions Club di Fermo – Porto San Giorgio.
Il Presidente Dott. Luciano Alessandri ha introdotto l’argomento facendo emergere l’humanitas di quanti, tutti volontari, si sono coinvolti nel salvataggio dei due Cetacei, mossi dall’amore per la vita; ha fatto seguito l’intervento del Dott. Cristiano Alessandri (Responsabile Scientifico Associazione Culturale “MondoMarino”, Ancona) che ha presentato i relatori: il Dott. Marco Affronte (Responsabile Scientifico Fondazione Cetacea) e la Dott. ssa Lara Katrin Ficthel (Veterinario Parco Oltremare).
La voce narrante del Dott. Affronte, di una coinvolgente chiarezza espositiva, ha ripercorso le tappe del “diario di bordo” di Mary G., dal momento del pronto intervento, avvenuto per mezzo delle varie Forze dell’Ordine (Protezione Civile di Numana, Capitaneria di Porto, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco di Ancona), dei pescatori e dei biologi e veterinari del PRINCE (Pronto Intervento Cetacei, Fondazione Cetacea Onlus di Riccione), fino alla cattura per l’ospedalizzazione in una vasca dell’ex delfinario di Riccione (20 giugno – 22 agosto) e al definitivo approdo nella Laguna dei Delfini del Parco Oltremare.
Gli spettatori hanno potuto ascoltare un racconto di difficoltà, dovute al trasporto, al cibo, alle costose cure di un animale così ingombrante (attualmente un “piccolo” di 3m per 200 kg) e nello stesso tempo delicato, di sacrifici compiuti da un numero vastissimo di persone, legate dall’amore per la natura, dall’interesse scientifico, dalla passione per un mestiere.
La dott. ssa Ficthel, con competenza e professionalità, ha illustrato gli aspetti veterinari che hanno caratterizzato la crescita di Mary, segnata dalla presenza di malattie, infezioni, guarigioni, completo svezzamento, fase di socializzazione con altri Cetacei e superamento del trauma dovuto alla perdita della madre. Sarebbe impossibile riassumere ogni dettaglio in poche righe, ma resta fondamentale comunicare questa storia singolare che ha avuto un esito positivo, perché Mary ora gioca col suo amico delfino Achille, interagisce con l’uomo, che all’inizio era soltanto un alieno, vive.
Consideriamola un’eccezione, ma proviamo anche ad osservarla come testimonianza vivente per la conoscenza scientifica e, perché no, per una riflessione dall’alto valore etico.
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17/10/2006
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