Confindustria non ci sta: dopo le denunce apparse sulla stampa locale da parte delle associazioni sindacali in merito a lavoratori di Porto Sant'Elpidio sfruttati e vittime di comportamenti avvilenti da parte dei datori di lavoro, la confederazione degli imprenditori risponde duramente.

"Lavoratori elpidiensi sistematicamente sfruttati e umiliati dai datori di lavoro? Lavoratrici minacciate e insultate in ogni luogo di lavoro? Non crediamo proprio - risponde in una nota Confindustria Fermo - e non vorremmo che un’iniziativa così allarmistica avesse piuttosto lo scopo di promuovere, impropriamente, l’immagine ed il ruolo dell’organizzazione sindacale. Ci chiediamo, infatti, a cosa serva sparare indiscriminatamente nel mucchio, accusando gli imprenditori di ogni possibile nefandezza, come se a Porto S: Elpidio leggi e contratti non valessero nulla e nelle fabbriche regnasse un clima di intimidazione e paura. Sappiamo tutti che così non è, che al giorno d’oggi diritti e regole sono ampiamente garantiti e rispettati, e che anzi lo sviluppo socio economico di questo territorio in questi anni è stato promosso e assicurato da una classe imprenditoriale fortemente attaccata alle proprie radici, e che ha sostenuto con tenacia e successo le sfide della globalizzazione malgrado una durissima crisi economica. Se poi la Cgil è a conoscenza di abusi e irregolarità particolari, faccia le segnalazioni del caso e si assuma la responsabilità delle proprie accuse, ma eviti di criminalizzare un’intera categoria che rivendica invece con orgoglio di possedere una cultura del lavoro ad altri sconosciuta".