L’Asur 12 chiederà alla regione un finanziamento di circa 1 milione di euro per costi aggiuntivi di personale. Si cercherà di avere la guardia attiva notturna anche per i reparti di radiologia e gastroenterologia. Occorre nel giro di un anno recuperare il gap di mobilità attiva che come provincia e regione ci divide dalle altre: il 58% contro il 65% nazionale. Anche se, come spesa pro-capite per la sanità, siamo inferiori solo al Piemonte. Raggruppare le attuali sedi per servizi di piazza Nardone, Via Romagna ecc, in un'unica struttura.

Questi sono alcuni dei molti temi affrontati nella riunione della Commissione sulla Sanità presieduta dalla Dott.ssa Palma del Zompo alla quale ha partecipato il direttore dell’Asur 12 dott. Giuseppe Petrone, il direttore amministrativo Massimo Esposito, gli altri membri della commissione ed una nutrita rappresentanza di personale medico dell’ospedale Civile. Sull’opera fin qui svolta dal nuovo direttore c’è stata una convergenza trasversale di apprezzamenti e l’invito a continuare in questa direzione ma non sono mancati gli avvertimenti come quelli di Benito Rossi, rappresentante dell’Ugl in seno al Madonna del Soccorso.

Rossi, come rappresentante di categoria, si è detto soddisfatto per le linee di impostazioni fin qui adottate dal direttore Petrone ma, allo stesso tempo ha fattom presente che se queste non verranno mantenute ci sarà una reazione dura e inflessibile. Nella sua relazione il direttore Petrone ha elencato una serie di dati per chiarire al meglio la situazione in cui versa la Asur 12. Tra il 2000 e il 2005 il numero complessivo dei ricoveri nella Zona 12 è sceso di circa 1000 unità. Il numero di ricoveri presso la C.d.C. Stella Maris è rimasto pressoché inalterato, mentre quello della C.d.C Villa Anna è aumentato di circa 2 000 unità.

Il numero dei ricoveri presso il presidio ospedaliero si è ridotto di circa 3000 unità in quanto si sono attivati i percorsi di assistenza e la dimissione protetta, con utilizzo appropriato dei servizi di cure intermedie quali Rsa e Adi. La mobilità attiva extraregionale (pazienti fuori regione) mostra un lieve decremento dal 2003 al 2006 passando dal 17% sul totale dei ricoveri al 15% mantenedo la stessa proporzione anche nel 1° semestre 2006, tale flessione può essere imputabile all’area chirurgica (Chirurgia ed Oculistica).

Anche la mobilità intraregionale evidenzia una flessione dal 2004 al 2005 dovuto soprattutto alla riduzione di questa tipologia di ricoveri in Neurologia, Ostetricia, ORL e Pediatria mentre per il 2006 si nota anche un lieve decremento Ortopedia. Inoltre, dall’esame dell’attività di ricovero per regime del 1° semestre 2005/2006 si rileva un live incremento pari allo 1,4% a carico di ricoveri in regime ordinario per i ricoveri diurni si registra un decremento del 45,5% per i DH (Day Hospital).